Tutto quello che volete sapere per viaggiare da soli!

Si parte senza compagni di viaggio e si torna con una rubrica piena di indirizzi nuovi. Gli ingredienti per una vacanza indimenticabile? Un pizzico di coraggio e tanto buon senso

Almeno per una volta nella vita potremmo anche decidere di imitare la sedicenne australiana Jessica Watson, partita per il suo giro del mondo in solitaria su una barca di dieci metri: 38.000 chilometri e otto mesi di navigazione previsti. Viaggiare da soli ci mette comunque di fronte a dei rischi, e servono dei trucchi, perché gli imprevisti sono dietro l’angolo.

Partire in solitaria è o no una buona idea? Le statistiche confermano di si e gli operatori turistici si stanno adeguando in fretta e con offerte da capogiro. Ne è un esempio il Round The World ticket, l’idea è semplice: prenotare una serie di biglietti aerei per un viaggio nei cinque continenti  come se fosse uno solo, ma affrontando una spesa inferiore rispetto a quella che risulterebbe dalla somma del costo delle singole tappe. I biglietti vengono emessi a nome di alleanze che raggruppano più di una compagnia aerea. Si parte e si arriva nello stesso aeroporto, ma la rotta è totalmente libera, a patto che il viaggio duri più di dieci giorni e meno di dodici mesi. Con 3.000 euro si possono scegliere dieci città e nel caso di atterraggi in piena notte, un sito da memorizzare è sleepinginairports: una guida indispensabile per dormire e sopravvivere in aeroporto, stile Tom Hanks in The Terminal. 

Raggiunta la nostra meta, il primo passo è evitare la depressione da solitudine. E in questo senso la scelta della destinazione è fondamentale come lo è la selezione degli alberghi. Un posto ideale per la luna di miele o un resort romantico metterebbero a dura prova la voglia di socializzare di chiunque. Su internet non si fa fatica a raccogliere informazioni per tattiche preventive. Il trend del momento è scambiarsi casa o condividere una stanza usufruendo di un servizio di roommate matching, una valida alternativa per chi voglia evitare di pagare l’odioso e immancabile  supplemento ‘doppia uso singola’.

C’è da fidarsi? Per viaggiare da soli in tutta sicurezza, in fondo, basta ricorrere ai consigli della mamma e a del sano buon senso. Pensiamo subito alle valigie, usufruendo dei depositi bagagli presso le stazioni. Saremo così meno appesantiti e vulnerabili, soprattutto se ci si muove con i mezzi pubblici. Nei posti dove non è facile riconoscere i taxi ufficiali da quelli abusivi, meglio aspettare l’autobus che ricevere un passaggio da un perfetto sconosciuto.
Se invece ad intimorirvi è l’idea di mangiare da soli, all’inizio portatevi un giornale da leggere o un quaderno su cui scrivere. Presto scoprirete che siete voi a guardare il mondo con occhi nuovi e non il resto del mondo a giudicare voi e l’imbarazzo svanirà.
L’abbigliamento è altrettanto importante. Evitare di indossare bermuda e marsupio aiuta certamente a non farsi riconoscere come turisti a chilometri di distanza. Così come può essere utile mettere in pratica il buon consiglio fornito dalla polizia di New York: chiedere indicazioni stradali specificando che si deve raggiungere un gruppo di parenti o conoscenti. E’ incredibile, ma per viaggiare da soli, a volte è meglio non lasciare a casa il nostro amico immaginario.

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