Una donna negli States

Settima puntata: La prova bikini e l’orgoglio dei cuscinetti!

Lo so, e’ tanto che non scrivo. Sono tornata un po’ in Italia e prendere una boccata d’aria autentica, a riscoprire il gusto delle piccole cose, a respirare il profumo antico che c’e nelle strade di Roma, di Torino, di Sorrento. Gli States mi rapiscono, ma a volte servono proprio gli sguardi  di amici e famigliari… Gli stessi sguardi a cui non è sfuggito il mio aumento di peso!!! Eh già, 6 mesi in america a suon di cookies, frappuccino, frullati giganti, pancake, cupcakes e quant’altro non perdonano, malgrado la palestra enoooorme.

Nel frattempo è arrivata l’estate, anche nel New Jersey, dove quest’inverno sembrava che la neve non si sarebbe mai sciolta. Ed eccoci a boccheggiare e a combattere con l’afa, a stare rinchiusi nei nostri appartamenti equipaggiati ovviamente di aria condizionata, e pronti ad uscire di casa solo a condizione di passare di climatizzazione in climatizzazione (casa, macchina, mall e ritorno).

E come con l’ estate si scopre di più il nostro corpo,  io scopro qualcosa a proposito dei nostri amici americani. Ne hanno sempre una per stupirmi!

Nel nostro complesso residenziale tutto uguale, c’e la piscina comune con tanto di barbecue gigante, ed è molto piacevole passare le ore più fresche (o più calde a seconda dei gusti) nella nostra oasi privata. Noi donne che a partire da aprile siamo proverbialmente stressate dalla prova costume dovremmo farci tutte le vacanze in New Jersey. E non solo per i culoni americani capaci di rincuorare anche la più insicura delle adolescenti!
In piscina si sta assolutamente vestiti. Si si, proprio così! Per le donne canotta e gonnellina (o improponibili costumi interi che non si usavano neanche negli anni 50), per gli uomini t-shirt in microfibra su boxer modello paracadute: diciamo che c’ è la scelta, non è obbligatorio stare vestiti come se minacciasse tempesta di neve quando invece ci sono 40 gradi, semplicemente se non ti va di mostrare la tua ciccia, puoi startene tranquillamente vestita. Ho chiesto il motivo di tutta questa stoffa sulla pelle con questo caldo e loro dicono sia una precauzione contro i danni del sole. Voi ci credete? Che bella scusa. Ma gli americani lo sanno che esistono le creme solari contro i danni del sole? Io credo sia tutta una messa in scena. Però, ancora una volta, pensateci bene.

Ragazze, lo so che anche voi come me ci tenete ad una tintarella perfetta (anche se per fortuna non sono una di quelle che, se prende il sole stesa sulla pancia, si infila lo slip nelle chiappe per prendere più sole…), ma insomma, con quella gonnellina di microfibra, con cui puoi anche fare il bagno in piscina, si nasconderebbero perfettamente quegli odiosi cuscinetti sull’interno coscia! Ovviamente sarebbero nascosti anche i cugini cuscinetti di cellulite sul lato esterno della coscia.
Per non parlare dell’annoso problema sei peli superflui, vogliamo parlare di quanto sia dolorosa la ceretta laggiù’? E la pancia? Con la canotta ci si può  sedere comodamente sul bordo della piscina e, mentre i tuoi piedini sono a mollo, non devi preoccuparti di stare con la schiena dritta per evitare che i rotoli sulla pancia sembrino una pila di libri…ah gli americani hanno pensato proprio a tutto.

Eppure io resisto. va bene integrarsi ma questo è troppo. Insomma, vengo pur sempre da Sorrento: il Sole non mi fa paura, tanto meno stare in costume. Per quest’anno adotterò ancora una volta la super-dieta-a-prova-di-bikini e se fallirò (..mi sa che ho già fallito..) userò un po di dignità e senso dell’umorismo.

Anzi, come prova della mia integrazione mostrerò con orgoglio quei kg di troppo che la cultura americana mi ha messo addosso.

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