Donne Anti-Calcio: Come sopravvivere ai Mondiali

Donne abbandonate dai mariti per via del Mondiale 


 Il Mondiale è iniziato. Atteso per gran parte dell’universo maschile. Temuto dalla maggioranza delle donne, che magari si guardano qualche partita, quando gioca l’Italia, ma che raramente si sorbiscono un intero mese di partite, ventidue giocatori che per ore e ore inseguono una palla per trenta giorni. Ma tant’è. Unica consolazione: i mondiali ci sono ogni 4 anni, è un supplizio lungo, ma sapere che calato il sipario, per altri 4 anni le nostre estati torneranno libere da tv sempre accese, compagni inchiodati alla poltrona, case invase da amici (suoi) che vanno e che vengono, rovesciano la birra per terra o sul divano mentre esultano, urlano, sudano, dicono parolacce.


Nel frattempo, tanto vale attrezzarsi. Ecco un decalogo di sopravvivenza per donne disinteressate al pallone, ma fidanzate o sposate con uomini tifosi:

1) Prendete l’agenda telefonica e iniziate a chiamare tutte le amiche che non riuscite a vedere da tempo e che avreste una gran voglia di incontrare: è il momento giusto per concedersi un aperitivo , una mostra, un cinema o una cena insieme. Senza dover dare una spiegazione al compagno. Che neppure ci farà caso.

2) Prenotate una serata all‘ hammam con la mamma. Il vostro lui ve l’aveva promesso, ma rimanda da tempo. Adesso, prima dell’esposizione al sole, è ora di fare un bel peeling. E, perché no, di concedersi una serata tutta chiacchiere e massaggi.

3) Comprate un piccolo televisore da camera o da cucina. Nelle serate di brutto tempo o in quelle vuote da impegni potrete almeno concedervi un film in dvd o la vostra serie preferita sul piccolo schermo. Posto che il grande schermo in sala è tutto nelle mani del vostro compagno e dei suoi amici.

4) Fate invitare il vostro compagno a vedere qualche partita a casa del suo migliore amico. Avrete la casa (e la tv grande in sala) tutta per voi almeno per una sera.

5) Avete qualche lavoro (imbiancare, rifare la cucina o i bagni) in casa da fare (su cui lui non era d’accordo) o una vacanza in un albergo costoso da prenotare (per cui lui non voleva spendere)? Ponetegli la domanda adesso. È il momento migliore. Complice il suo senso di colpa, e la sua concentrazione tutta rivolta al calcio di rigore o alla punizione, un suo sì è altamente probabile. Salvo poi pentirsene, dopo il fischio di fine partita, ormai avrete incassato il suo assenso.

6) Tenete il frigo moderatamente vuoto. Continuare a fare la spesa non farà altro che alimentare l’idea nel suo gruppo che lì da voi si mangia e si beve a volontà. E la coda fuori dalla porta diminuirà giorno per giorno.

7) Comprate quel vestito, quelle scarpe o quella borsa che avevate visto insieme, ma su cui, visto il prezzo, aveva tentennato. Adesso non si accorgerà neppure del suo ingresso nel vostro guardaroba.

8 ) Non chiedetegli di dare da mangiare al bambino o di badare in qualunque modo al piccolo: vi dirà di sì, salvo poi lasciarlo a digiuno o trascurarne ogni primaria esigenza. Lo troverete accanto al papà sul divano a seguire la moviola fino a mezzanotte, quando sarete rientrate a casa.

9) Lasciategli vedere tutte le partite, tutte le repliche, tutti i commenti: vietarglieli non servirebbe a nulla, se non a litigare furiosamente su tutto. Ma poi, a maratona Mondiali terminata, pretendete che per il prossimo autunno il telecomando sarà in mano vostra almeno per un mese intero. E non vale far partire il mese alla fine dei Mondiali. Si sa che a metà luglio la programmazione televisiva è a dir poco scadente! Rimandate a settembre-ottobre. Ma chiaritelo fin da ora.

10) Per chi ce l’ha: vedete il vostro amante. O flirtate con il vostro “amico” via internet. È il momento giusto. Nessuna domanda, nessun sospetto, nessun interesse. La sua attenzione è calamitata solo e unicamente verso quel pallone bianco e nero che rotola da una parte all’altra del campo e talvolta finisce in rete. Concedetevi una serata a cuor leggero, dopo tante uscite in sordina col timore di essere pizzicate.

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