Nuove frontiere per la sicurezza stradale

Piu sicurezza in moto, arrivano le giacche con il dispositivo.


Sono la nuova frontiera della sicurezza stradale. Queste giacche hanno un dispositivo di sicurezza gonfiabile. In Italia ci sono solo due modelli acquistabili in negozio, altri sono in vendita solo online.

Manca una normativa europea di riferimento, però, che sostituisca la norma provvisoria attuale. Difatti non esistono ancora airbag da moto con omologazione CE. Comunque l’omologazione non è sempre una garanzia di sicurezza (vedi post sui caschi jet).
A differenza degli airbag per le auto, quelli da moto sono ancorati al guidatore in modo da ripararne le parti più a rischio in caso di caduta. Questi airbag, in teoria, dovrebbero offrire maggoir tutela rispetto alle protezioni tradizionali rigide conosciute tra i motociclisti, come i gusci per la schiena, ginocchia, gomiti e spalle. Queste giacche, coprono anche la cervicale.

I modelli non sono tutti uguali, uno copre specificatamente dal colpo di frusta con una sorta di collarino gonfiabile a difesa del collo, che è da integrare con sistemi di protezione rigidi per spalle e gomiti; l’altro protegge l’intera colonna vertebrale. Sono funzionali, ma non garantiscono l’invulnerabilità del motociclista, attutiscono solo l’impatto in caso di incidente. La sicurezza in moto dipende da un insieme di altri fattori: il primo è la prudenza alla guida.
Si indossa la giacca, poi si aggancia il cavetto alla moto tramite l’apposito dispositivo. L’airbag si attiva solo se il cavo della giacca viene tirato con forza, come accadrebbe in caso di caduta. Più è corto il cavo, più è breve il tempo di attivazione dell’airbag.

In assenza di una legge specifica, il riferimento è quello alla norma provvisoria sui dispositivi di protezione gonfiabili prEN1621-4. Il tempo di intervento dell’airbag (quanto ci vuole ad attivarlo e gonfiarlo) non deve superare i 200 millesimi di secondo, cioè 2,78 metri di “volo” se la caduta avviene a 50 km orari. Il giubbotto è gonfiato da una cartuccia che contiene anidride carbonica. In caso di incidente il cavo, tirandosi, attiva la bomboletta, che gonfia velocemente le protezioni. In caso di attivazione accidentale la cartuccia può essere ricaricata.

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