Italiani a Madrid!

Le regole dell’italiano a Madrid

Non ti mettere a fare un dibattito con uno spagnolo sul prosciutto italiano e il jamon iberico, perderesti!! Sopratutto se sei nella Casa del Jamòn davanti ad un bocadillo. Stessa cosa sull’olio. Gira voce che gli italiani prendano l’olio spagnolo e lo rimpacchettino per farlo passare per italiano.  Che orrore!! Per gli spagnoli, cucina italiana significa: pasta e pizza ed è difficile spiegargli che c’è altro…

Siamo degli eterni insoddisfatti. Italiani a Madrid sinonimo di italiani rompiscatole! Non facciamo altro che lamentarci e pensare alla bella Italia (io nemmeno faccio eccezione per alcune cose).

Qui si mangia in modo diverso! Se sei a Madrid, devi rassegnarti a penetrare nelle arti oscure e parecchio untuose delle tapas. Il sabato e il venerdì sera, scordati un buon pasto completo! Vai da Lateral a Calle de Velázquez. Spesso il pasto di tapas dovrai aspettarlo per un bel pò…ma ne vale la pena!

Ricordati che è impossibile non passare un giorno in questa città senza incontrare italiani. Spesso residenti e non turisti! Se ti perdi qui, chiedi indicazioni in italiano e, primo, gli spagnoli ti capiranno perfettamente, e secondo, è probabile che incontri un italiano con cui finirai in pizzeria a parlar male della Spagna in cui lui vive.

Cappuccino e pizza hanno prezzi abbastanza alti ma ogni tot, non se ne può fare a meno. Però, scegli bene i tuoi posti. Al di fuori di quelli, niente pizza e rassegnati al basico caffè con leche.

Ogni giorno che Dio ha mandato in terra, ne El Pais c’è un articolo che parla di politica italiana.

Bisogna rassegnarsi al clima: d’estate, caldo secco stile deserto con miraggio e dune incluse, e d’inverno, freddo penetrante, che forse supera il freddo di Milano a causa del vento, micidiale in alcune giornate.

Gli spagnoli si danno del tu, quasi subito, e si baciano quasi sempre, e in ordine opposto al nostro. Quindi, è una buona scusa se volete baciare una persona facendo finta che sia per sbaglio, ma è una pessima cosa in tutti gli altri casi. Fate attenzione e nel dubbio, definite con anticipo la guancia alla quale vi dirigete!

Attenzione alla morcilla di sanguinaccio e alle cotenne di maiale in forma di patatine. Entrambe sottraggono anni di vita! Anche il cocido è rischioso, se uno è debole di stomaco!

10° Se un giorno avessi problemi di stomaco, pensa all’emigrazione ad un altro paese.

11° Tempi e distanze: Quando sei in metrò, più o meno, conta che per arrivare in qualunque posto mediamente ci metterai meno della metà del tempo che impieghi in Italia. Ma attorno alle ore 8.00, alle ore 14.30 e dalle 19 alle 20.30 sarai una sardina in scatola nei vagoni di alcune linee. Camminare fa bene e Madrid ha degli scorci stupendi!

12° (A questa ci tengo) Ebbene si, Madrid ha un fiume. Pochi lo sanno, anche dopo averla visitata. E’ il celebre Manzanarre che sotto il maestoso ponte di Toledo da cui si vede lo stadio Vicente Calderon. Il fiume, è più consistente visto dalla seggiovia che porta a Casa de Campo. La seggiovia più bassa del mondo!

13° Gli spagnoli sono convinti che la mafia qui non ci sia, e che da noi sia un gruppetto di briganti montanari. Spesso, se sarai sopravvissuto agli insulti per aver votato Berlusconi (non importa che tu l’abbia fatto o no), ti daranno del mafioso italiano. Rassegnati.

14° La Barilla non importa a Madrid i biscotti del Mulino Bianco e questa è una catastrofe per molti italiani. A Madrid c’è solo un biscotto secco chiamato Maria (e l’umiltà della figura biblica, gli si addice) che ti si impasta in bocca come la calce tra i denti. Per colazione, o quelli o un toast con salsa della lattina di pomodoro o un panino con la salsiccia! Se vi va bene, trovate una Napolitana: fagottino con cioccolato. Che rimanga tra noi il fatto che non c’entra nulla con Napoli, gli Spagnoli non lo sanno.

15° Se visiti la città per turismo: il museo  Thyssen è meglio del Prado (a meno che tu non sia un critico d’arte). Percorri la calle de Alcalà da Cibeles a Callao, in questo senso, al tramonto. E’ spettacolare! Se puoi, sali alla terrazza del Circolo de las Bellas Artes da cui si vedono i più bei palazzi della città. Passa una giornata al Parque del Retiro e sdraiati di fronte al palazzo de Cristal. Fai uno spuntino alla cioccolateria Valor vicino a Callao (churros) e una pausa caffè da Grazie Mille in calle Mayor 31 (c’è la bandiera italiana attaccata fuori ed una vespa bianca sul marciapiede). Vai al tempio Debod per una vista panoramica e lascia perdere l’orribile cattedrale dell’Almudena, ma non perderti il convento delle Descalzas in Callao.

Una cosa che nessuna guida dice, è che Madrid è ventosa, portatevi una sciarpa! L’ombrello invece è quasi inutile perché, a parte il fatto che normalmente piove poco, se piove e c’è vento, solo l’ombrello di Schwarzenegger resiste alle raffiche senza rigirarsi come un calzino! Non stare il lunedì da turista a Madrid perché è quasi tutto chiuso.

16° Se dopo il grande amore suscitato da Madrid, qualche giorno ti annoi, compra la Guia del Ocio e buttati nei mille eventi gratuiti o compra un biglietto per la Sierra e vai in montagna o per l’Escorial ad ammirare la croce di Franco e la cittadina o ancora per Segovia, con il suo imponente acquedotto romano. Se vai a Toledo (20 minuti in treno), la visita alla Cattedrale ti svuoterà il portafoglio, raddolcisci poi la vita con una toledana dalla pasticceria Santo Tomè e concediti delle tapas favolose presso La Abadia  (c/Nuñez de Arce, 3).

17° Non cercare di capire perché il simbolo di Madrid sia un orso con l’albero del madroño. I più coraggiosi cercheranno di spiegartelo, ma non capirai nulla, perché in realtà nessuno sa il perché della cosa! Però è tenero!

18° Quando ti commuoverai per l’arrivo dei bersaglieri di corsa nel consolato italiano a Madrid durante la festa della Repubblica, e sarai nostalgico per le burrate, la mortadella e i salamini venduti alle bancarelle, forse sarà meglio che pianifichi un breve ritorno a casa per smaltire gli ormoni di italianità che ti stanno bloccando il cervello!

En Fin, Madrid es meravillosa!

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