Una donna negli States

Prima puntata: Un mondo XL!

Avventure di un’italiana trasferita a New York

Sono quattro mesi che vivo negli Stati Uniti e se dovessi descrivere tutto con una sola parola userei l’aggettivo ENORME.

Siete mai state negli States? Per gli occhi di una provinciale come me abituata alle misure di un paese (e dire che avendo vissuto a Roma e a Parigi..insomma dovrei essere abituata a cose come Colosseo e Tour Eiffel!), tutto è apparso gigante, troppo grande, a volte fuori misura: i grattacieli di New York, le porzioni dei ristoranti, i SUV, le strade, i supermercati, i centri commerciali, i bibitoni di caffè, le bottiglie del latte, le tempeste di neve, i sederoni degli americani… tutto grande.
A me è piaciuta subito questa idea del grande e, sebbene sia stata presa in giro dai miei amici europei per questa scelta, appena arrivata ho comprato un SUV: per dieci anni ho guidato la panda di mia mamma (che, quando fiera del mio macchinone le ho dato la notizia, mi ha detto: “ma sai guidarla?”, pfuuii, provinciale!!), ma siccome qui la strada più piccola ha due corsie per carreggiata, mi sono permessa uno sfizio. E poi qui tutti hanno il Suv , ma mica per pavoneggiarsi, nella terra dei giganti, anche la spesa non può essere da meno: il latte si vende a galloni, l’acqua si vende a galloni. Vogliamo parlare delle uova? Solo confezioni da 12. Prego credere. Quindi diciamo che con latte, uova e acqua … il bagagliaio della panda sarebbe bello che pieno !

E stato triste accorgersi dei “fuori misura” americani il giorno in cui, novella sposina, spacchettavo tutti i regali di nozze, e entusiasta del mio porta rotolo di carta per la cucina (eh si le spose si entusiasmano per poco…!!!), l’ho montato in tutta fretta per poi accorgermi che i rotoli americani sono molto più alti di quelli italiani! La prossima persona che mi parla di globalizzazione, gli chiedo di farmi una conversione al volo da farenheit a celsius, da gallone a litro, da inches a centimetro, da mile a km, e giacché ci sei prova a mangiare un’intera portata di un ristorante americano. Enormi. Pare che sia parte del gioco andare al ristorante e, grazie alla geniale doggy bag, non dover cucinare il giorno dopo.

Per fortuna ci sono le palestre. Ovviamente e-nor-mi! Per evitare che anche il mio sedere si abitui agli standard americani, mi sono iscritta in una palestra dove entro e perdo il senso dell’orientamento. A volte non so dove andare perché è troppo grande; si sviluppa in stanze e salette e c’è anche il cinema: una porta rossa al centro della palestra ti lascia entrare in una sala buia con grande schermo e al posto delle poltrone tanti tapis roulant. Mi sono iscritta appena ho visto la cine-palestra, ma poi no ci sono mai entrata…

Devo ammettere pero che c’e un oggetto che apprezzo smisuratamente (parlando di misure) del mondo XL americano, e l’ho dovuto fare mio. Subito, forse prima del SUV: erano anni che dividevo 140 cm di letto con matteo (compagno di avventure, traslochi e viaggi, e ora mio marito), e siamo rimasti affascinati dal king size bed: 2 metri per 2 metri. Bello, largo, spazioso, la giusta ricompensa dopo anni passati a dormire con le ginocchia in bocca o con la testa sullo spigolo del comodino. Così grande che devo rotolare tre volte prima di poter ricevere una coccola. Così fastidiosamente grande da doversi accontentare di lenzuola bruttine. Così arrogantemente grande da volere essere ricordata come “chiara e matteo? quelli che hanno il letto enorme?” SI!

E poi c’e CostCo, un posto dove gli americani amano fare la spesa: quando entri diresti che sei andata a fare la spesa all’ingrosso per un ristorante, invece no, sono le semplici porzioni degli americani: ho visto vasetti di formaggio dal diametro di una pizza, barattoli di cacao alti 40 cm ( o 15,7 inches se volete..), bottiglie di sapone liquido antibatterico da un gallone. ma la cosa di cui sono più stupita e la carta igienica. 60 rotoli, e’ la confezione più piccola che io abbia trovato! Provate a prendere 60 rotoli di carta igienica e vedete il volume che occupano. A casa non so dove metterli, magari me li tengo nel bagagliaio del SUV! Certo è che non comprerò più carta igienica almeno fino a settembre, ma davvero sono così lungimiranti gli americani? Lo fanno perché vogliono comprarla due volte all’anno o hanno seri problemi intestinali ?

Riesco sempre a rimanere sbalordita; dite che mi abituerò presto alle misure americane? Eppure come era bello passeggiare tra le piccole strade di Trastevere, il nostro piccolo appartamento di Parigi, il nostro piccolo letto a portata di coccola, le piccole spiagge di Sorrento
Diventerò mai una vera americana? Di quelle che cucinano milioni di pancakes o infornano cookies grandi come pizzette? Beh spero di si, ma mi auguro di mantenere sempre un piccolo cuore da provinciale (e un sedere da dimensioni europee!) che possa continuare a sorprendersi e a sorridere davanti a un tazzone di caffè …quando avevo chiesto solo un espresso!

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