Matuità, si cambia! Le principali novità dell’esame più temuto

Ancora una volta si cambia! L’esame più temuto, quello che conclude il ciclo di studi delle scuole superiori, si accinge di nuovo a cambiare le sue carte. La maturità muta ancora una volta e, inq uesto 2017, le modifiche sembrano davvero consistenti.

CheDonna.it te le illustra una per una.

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Il nuovo esame di maturità

Scopriamo le principali novità per chi si accinge a fare l’esame di maturità direttamente dal comunicato stampa del Ministero dell’istruzione:

Esame del II ciclo. Due prove scritte e un colloquio orale. Questo il nuovo Esame. Oggi le prove scritte sono tre più il colloquio. Lo svolgimento delle attività di alternanza Scuola-Lavoro diventa requisito di ammissione. L’Esame sarà composto da: prima prova scritta nazionale che accerterà la padronanza della lingua italiana, seconda prova scritta nazionale su discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, colloquio orale che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza. L’esito dell’Esame oggi è espresso in centesimi: fino a 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con il decreto il voto finale resta in centesimi, ma si dà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico incide fino a 40 punti, le 2 prove scritte incidono fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti.La Commissione resta quella attuale: un Presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni. La prova Invalsi viene introdotta in quinta per italiano, matematica e inglese, ma si svolgerà in un periodo diverso dall’Esame.Le novità per le prove Invalsi: si introduce una prova di inglese standardizzata al termine sia della primaria sia della secondaria di I e II grado per certificare le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue. Nelle classi finali della secondaria di I e II grado la prova Invalsi è requisito per l’ammissione all’Esame, ma non confluisce nel voto finale: il punteggio è riportato nella documentazione allegata al diploma.

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 Sembra dunque destinata a venire meno la tanto temuta terza prova, sostituita dalla prova invalsi che costituirà però solo requisito per l’ammissione agli esami e non inciderà sull’atteso voto finale. Un miglioramento? Ai posteri l’ardua sentenza.

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