CINEMA: Recensione del film “Hello, my name is Doris” in dvd

71gkabprl-_sl1000_Sbarca in home video il film Hello, my name is Doris di Michael Showalter con una bravissima Sally Field nei panni di una donna sui generis, Doris Miller.

Si tratta di una commedia sopra le righe assolutamente da non perdere, perché è leggera, esilarante e ha un buon ritmo.

Il tutto si concentra sulle performance tragicomiche di Sally Field, che ricoperto il ruolo di un’eccentrica sessantenne, regala agli spettatori un quadro di pura tenerezza umana; il ritratto emozionante di una persona desiderosa di sfuggire al cappio della solitudine.

Doris, infatti, ha sessanta anni e ha sempre vissuto con sua madre, da cui ha ereditato, per così dire, l’ossessione ad accumulare cose su cose, tant’è che colleziona oggetti inutili abbandonati in modo compulsivo.

Tuttavia, alla morte della madre, qualcosa cambia, perché suo fratello decide di metterla alle strette per farle sgomberare la casa e trasferirsi altrove.

232505Doris, però, è contraria, perché non vuole separarsi dal luogo a lei caro.

Così, con l’appoggio di una sua fidata amica e della nipote tredicenne, Doris si farà forza e deciderà di prendere parte andrà a un corso di auto-aiuto sull’autostima, dove apprenderà che l’impossibile è di fatto possibile.

Di conseguenza, l’energica Doris si butterà a capofitto in un’impresa piuttosto complicata: conquistare un ragazzo più giovane di lei (Max Greenfield).

E sarà proprio con il suo abbigliamento stravagante, il suo irresistibile carisma e la sua innata simpatia, che Doris cercherà di fare breccia nel suo cuore.

E tra gag, cotte adolescenziali, signore attempate, siparietti divertenti, approcci imbarazzanti, fraintendimenti e ironia, Hello, my name is Doris si configura come un film godibile e vivace, grazie anche ai contenuti extra del dvd (scene eliminate; inizio alternativo; commento del regista).

In sostanza, è un viaggio agrodolce nel cuore di una donna persa tra frustrazioni intime e fantasticherie romantiche, che non mancherà di stupirvi.

 

Silvia Casini

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