Obbedienza e disobbedienza

Obbedienza, tutti la chiediamo ai nostri figli ma sappiao davvero quanto sia importante. E la disobbedienza invece? Incredibile ma anche lei serve a far crescere il nostro piccolo. Ci spiega tutto la psicologa Teresa Benedetti.

Photo by Pixabay
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L’obbedienza è fare ciò che viene richiesto. La capacità di obbedire alle richieste degli altri emerge fin dal primo anno di vita: i genitori impongono ai loro figli dei modelli e delle regole e pretendendo che queste vengano rispettate. L’obbedienza rappresenta un requisito fondamentale per una buona interazione e relazione genitore bambino.

La tendenza del bambino ad andare contro la volontà del genitore non è da considerarsi non solo come un fattore negativo, anzi, essa rappresenta l’espressione di crescente autonomia che il piccolo inizia ad acquisire. La disobbedienza riveste dunque una funzione positiva per lo sviluppo sociale perché dà ai bambini la possibilità di affermare se stessi e la loro indipendenza all’interno della relazione genitore-bambino e allo stesso tempo consente di sviluppare abilità e strategie sociali che consentano al piccolo di esprimere sua autonomia in modo socialmente accettabile. Durante i primi 3 anni la disobbedienza si manifesta come semplice negazione.

Con l’età il livello di obbedienza e di disobbedienza aumenta. Infatti, se all’inizio si assiste ad una disobbedienza passiva dove il piccolo ignora le direttive della madre, si passa ad un rifiuto semplice dove si assiste ad un chiare rifiuto ad obbedire sia verbalmente (no non voglio!) sia non verbalmente (scuote la testa); si passa attraverso una sfida diretta ossia ad una opposizione verbale e non verbale accompagnata da rabbia (tirare un oggetto dopo che è stato detto di non farlo). Si hanno poi le scuse dove si spiega il perché si disobbedisce (non ho bisogno di essere lavato) e si giunge alla contrattazione, dove il bambino cerca di cambiare o limitare i termini delle regole (più tardi; lo faccio dopo); fino ad arrivare alla negoziazione dove appunto contratta e cerca scuse.

Teresa Benedetti

teresabenedetti@yahoo.it

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