LIBRI: Intervista esclusiva a Sara Lucchini, autrice del romanzo “Un amore quasi perfetto”

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Sara Lucchini è una grande appassionata di moda e Un amore quasi perfetto è il suo primo romanzo.

 

Di cosa parla? Di Martina e Ludovica, coinquiline e amiche inseparabili, che hanno tutte le carte in regola per ottenere il meglio dalla vita.

 

Entrambe brillanti donne in carriera, si muovono con disinvoltura nella Milano del lusso e dell’eleganza, dove incontrano le loro anime gemelle e si avviano a un futuro radioso anche dal punto di vista sentimentale.

 

Un tragico scherzo del destino rischia di mettere a repentaglio tutto: riusciranno le due amiche a rimettere le loro vite sul binario giusto e coronare i loro sogni di felicità?

 

Per saperne di più, l’abbiamo intervistata ed ecco cosa ci ha svelato…

 

Un amore quasi perfetto è una commedia romantica che si nutre di un pizzico di ironia. Come è nata la storia?

 

Rientrando da un viaggio, ho ascoltato per la prima volta una canzone, “All of me” di John Legend: musica stupenda abbinata ad un testo che mi ha toccato nel profondo. Da lì è partita la cosiddetta ispirazione; mi ero chiesta: “Cosa può accadere quando un uomo dedica una canzone del genere ad una donna?”. Poi è stato un susseguirsi di scrittura assolutamente non ordinata, a tratti frenetica e compulsiva, a tratti lenta e minuziosa. Il lato ironico era inevitabile: è parte di me. Non è questione di non prendersi sul serio, anzi! Un pizzico di ironia è quello che serve a demistificare, a superare gli ostacoli, ad affrontare la vita col sorriso, cercando, dove si può, di divertirsi.

 

Il personaggio che ti ha divertito di più mentre scrivevi il libro?

 

A mio avviso, l’aspetto più divertente della scrittura è poter stare nella testa degli altri, fare uscire i pensieri, dargli forma, una sfumatura piuttosto che un’altra, esasperare un dettaglio o un sentimento per dare forza al carattere del personaggio. Essendo la voce narrante quella di Ludovica, mi sono divertita parecchio nel cercare di spiegare attraverso i suoi pensieri e le sue reazioni cosa può frullare nella testa delle donne in certe circostanze, soprattutto nel momento in cui si entra in contatto con l’universo maschile.

 

Ispirazioni letterarie o di altro genere?

 

Qui è doverosa una premessa. Sono da sempre una appassionata lettrice, ma non avevo mai pensato di scrivere un romanzo; sono laureata in economia e mi occupo si servizi finanziari per una multinazionale americana, convivo con i numeri più che con le parole, l’ispirazione letteraria non potrebbe essere più lontana da me. Penso si tratti, invece, di qualcosa di più personale ad avermi portato a scrivere: la mia vita, il mio lavoro, mio marito e tanta immaginazione.

 

Che tipo di libri ti piace leggere?

 

Il classico romanzo inglese alla Jane Austen, le biografie di grandi personaggi contemporanei, i romanzi che trattano sentimenti in modo non superficiale.

 

Qualche consiglio alle lettrici di CheDonna per trovare il vero amore?

 

Partiamo dall’essenziale: amarsi. Amarsi per me è il piacere di stare bene con sé stessi e in sé stessi. Poi può assumere diverse sfumature a seconda della personalità di ciascuna, ma di sicuro evita l’effetto di trasmettere insoddisfazione, insicurezza e negatività che farebbero scappare a gambe levate anche il più motivato degli interessati. Poi: trovare o farsi trovare? Su questa sottile differenza si muovo le millenarie dinamiche tra uomo e donna; io ritengo che il segreto sia la rilevanza per l’altra persona. La rilevanza accende la passione, nutre la motivazione, genera dipendenza e scatena la mancanza. Spero di aver reso l’idea. Infine, da non sottovalutare: il fattore C. Ma su quello, ahimè, non ci possiamo fare niente, conviene lavorare sui due punti precedenti.

 

C’è qualcosa di biografico nel tuo romanzo?

 

Molto più di qualcosa. I personaggi del mio romanzo, così come le ambientazioni e le situazioni descritte, sono un mix tra realtà e fantasia dosate in percentuali assolutamente variabili (che non rivelerò mai). Parlando di me, ammetto di essere un’appassionata di moda e luxury details; è anche verissimo che la mia passione sono le IT bag; ad esser sinceri è mia al 100% anche la mania dell’outfit, così come la pazzia dell’”investimento in borsa” descritto nel romanzo.

 

Progetti futuri?

Parecchi. Ho maturato la consapevolezza che crescendo si diventa multidimensionali e che il segreto della felicità sta nel tenere in equilibrio tutte le dimensioni che viviamo senza commettere l’errore di trascurarne una per dedicarsi totalmente ad un’altra. Come molte donne della mia età, rivesto ruoli diversi (mamma, figlia, moglie, lavoratrice) in universi a volte affini, a volte paralleli, a volte in netto contrasto perseguendo parecchi (appunto) progetti. Per quanto riguarda la scrittura, potrei pensare ad un secondo romanzo: magari lo stesso scritto da un altro punto di vista, quello di un uomo, di sicuro sarebbe tutta un’altra storia; o forse al sequel… chissà!

 

Silvia Casini

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