Volete ossa forti? Bevete più tè

Sappiamo tutte che bere latte è importante per assumere il calcio e avere ossa forti. Una nuova ricerca ci dice ora che aiuta molto anche bere il . La notizia da CheDonna.it.

Ragazza beve il tè (Pixabay)
Ragazza beve il tè (Pixabay)

Tutte le donne sanno quanto sia importante assumere calcio per fortificare le ossa, soprattutto ad una certa età quando aumenta il rischio di osteoporosi. Sono in tante quindi a bere il latte, anche quello rafforzato con maggiori quantità di sali minerali. Ora però una nuova ricerca scientifica segnala che c’è anche un’altra bevanda che ci può aiutare ad avere ossa forti. Si tratta del .

A sostenere questa tesi è una ricerca della Flinders University, in Australia, che avrebbe dimostrato che bere tre tazze di tè al giorno riduce il rischio di fratture di circa il 30% nelle persone che hanno questa abitudine rispetto a chi non beve affatto tè o ne beve poco.

Gli inglesi allora dovrebbero avere ossa robustissime!

Lo studio, pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, è stato condotto su un campione di 1.200 donne di età media di circa 80 anni, quindi tutte donne con elevata fragilità ossea. Le anziane sono state sottoposte a questionari periodici, con i quali è stato chiesto loro di riferire le loro abitudini alimentari, soprattutto quelle sul consumo di tè. Il periodo di osservazione del campione è durato 10 anni. In questo arco di tempo le donne oggetto dello studio hanno avuto 288 fratture, di cui 129 all’anca. I ricercatori hanno constatato che le donne che bevevano almeno tre tazze di tè al giorno avevano il 30% di probabilità in meno di subire una frattura rispetto a quelle che non bevevano tè.

A favorire il rafforzamento delle ossa, secondo i ricercatori, sarebbero i flavonoidi contenuti nel tè, che favorirebbero la formazione di nuove cellule ossee, rallentando l’erosione di quelle esistenti.

I flavonoidi sono un potente antiossidante, fanno bene al cuore e contrastano l’invecchiamento (quindi anche quello delle ossa) e sono contenuti in grandi quantità nel caffè, nel cioccolato, nei pomodori e anche nelle mele, pere, fragole e cipolle.

Impostazioni privacy