Ventisettenne sulla sedia a rotelle: colpa di un pennello da trucco

Il gesto più banale, quello che tutte abbiamo fatto almeno una volta nella vita ma che a Jo Gilchrist è costato davvero caro.

CheDonna.it vi racconta come una ragazza di appena 27 anni sia passata dalla banale necessità di coprire un’imperfezione su suo volto alla lotta per continuare a vivere.

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La vicenda di Jo pare tanto assurda da poter anche sembrare una storia inventata, una di quelle create solo per attirare utenti, ma che, con una semplice ricerca on line, risulterà atrocemente vera.

L’incredibile storia di Jo Gilchrist, paralizzata da un pennello da trucco

Tutto è iniziato il giorno di San Valentino. Come tutte le ragazze anche Jo, madre di un bambino di 2 anni, voleva essere perfetta prima di uscire ma, tra lei e il look impeccabile, si frapponeva un fastidioso brufolo. Problema presto risolto: un tocco di make up e tutto passa, soprattutto se una cara amica è pronta a venirci in soccorso armata di pennello da trucco. Peccato che proprio qui sia iniziata la tragedia di Jo Gilchrist.

“Ho avuto la sensazione di intorpidimento nella gambe. Francamente pensavo di stare per morire: il dolore era più forte di quello di un parto”. Un batterio, per la precisione uno stafilococco resistente alla Meticillina, era passato dal pennello al brufolo e, da lì, alla spina dorsale.

Fortuna ha voluto che l’infezione non abbia colpito il cervello della ragazza: in quel caso la morte sarebbe stata sicura. Un intervento chirurgico d’urgenza ha invece salvato la vita a Jo che però, a detta dei medici, non sarebbe più potuta tornare a camminare.

Un ulteriore miracolo sembra però già dietro l’angolo: tanta terapia e buon volontà potrebbero far sì che, almeno per qualche ora al giorno, la ragazza possa ancora camminare.

Una storia dunque a lieto fine o quasi che ci insegna però come anche la più piccola fatalità possa sconvolgere un’intera esistenza. Qualche cosa su cui riflettere, non vi pare?

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