Star della musica unite per rilancio della piattaforma Tidal: da Jay Z a Madonna

Per il rilancio di Tidal, una piattaforma di  distribuzione di musica e video musicali online acquistata dal rapper Jay Z sono entrate in gioco ben 20 star del jet set musicale: da Madonna a Beyoncé e Kanye West.

Tidal Launch Event NYC #TIDALforALL

Il servizio che è stato lanciato lo scorso ottobre e recentemente acquistato da Jay Z intende competere con i maggior player del settore come Spotify, Deezer e Google Play. Al momento Tidal offre 25 milioni di brani musicali, contro una media di 30 milioni dei servizi rivali. Nel corso di una serata di presentazione che si è svolta ieri sera al Skylight at Moynihan Station di Manhattan era presente il gotha musicale. Durante la serata è stato annunciato l’ingresso di ben 20 artisti nella proprietà Tidal.

La sottoscrizione standard per accedere al servizio è di 9,99 dollari al mese, a cui si aggiunge un’opzione “alta fedeltà” per 19,99 dollari, che sostiene di offrire una migliore qualità del suono rispetto a tutti i competitor.

Nel corso della serata è intervenuta anche Alicia Keys che a nome di tutti gli artisti ha sostenuto l’auspicio che Tidal possa fare la differenza nell’evoluzione del mercato musicale: “Siamo tutti qui uniti in una sola voce nella speranza che la giornata di oggi rimanga come uno dei momenti che cambierà per sempre la storia della musica”, ha affermato la Keys.
Tra gli obietti di Tidal, oltre a quelli commerciali e della sfida tecnologica, viene evidenziato “l’intento di preservare l’importanza della musica nelle nostre vite”.

Spotify ha sostenuto che “la cosa principale sia quella di ridare l’esatto valore alla musica ed è quello che ho detto ad ogni persona che ho incontrato lungo il cammino. La musica è una delle cose più significative delle nostra vita ed è per questo che ho deciso di lanciarmi in questo mondo. Ultimamente si stava prendendo una direzione sbagliata con le persone che non hanno più rispetto nei confronti della musica e hanno cominciato a svalutarla. C’è gente convinta che la musica debba essere gratuita ma poi paga sei dollari per l’acqua. Credo che sia il momento di portare un reale cambiamento nella mentalità”.
Da un punto di vista finanziario, la maggior parte delle quote della società resteranno di proprietà degli artisti. Un passo in avanti in un business in cui i musicisti hanno spesso poco controllo su come il loro lavoro viene distribuito e consumato.

Jay Z punta anche a strategia che ad incoraggiare gli artisti a fare pressione sulle loro etichette discografiche per fornire le nuove uscite, una settimana prima che agli altri servizi, offrendo una breve finestra di esclusività. Vi saranno anche piccole chicche esclusive come Electroma, il film dei Daft Punk del 2006 o la prima apparizione televisiva dei White Stripes.

“Non ci piace la direzione che la musica sta prendendo e abbiamo pensato che potevamo entrare in campo per dare una scossa nel segno dell’onestà”, ha riferito il rapper in un’intervista a Billboard, pur affermando che in parte gli artisti avranno un loro guadagno, ma ribadendo il concetto che “la linea di fondo è: meno profitti per tutto quello che ruota intorno e più soldi per gli artisti”.

“Ho parlato direttamente a tutti loro e gli ho chiesto come avrebbero voluto questa piattaforma. Credo che finché tutti andremo nella stessa direzione questa cosa funzionerà perché rappresenta una grande opportunità per tutto e non una cosa che appartiene solo ad una persona. Deve essere un processo democratico”, ha poi spiegato Jay Z .

Ecco il video promozionale:

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