L’arte dei fori su tela di Anne-Karin Furunes

Ricordate quando, da bambini, all’asilo le maestre vi facevano divertire con i punteruoli intagliando figure nella carta praticando dei fori lungo delle linee ben definite? Ebbene probabilmente nessuno di voi ha mai pensato di fare, di questa pratica, un’arte.

Ci ha pensato invece questa artista norvegese, le cui opere sono ormai famose in tutto il mondo.

Anne-Karin Furunes

Ogni opera è un concentrato di pazienza

Trenta tipi diversi di punteruolo, una parete molto grande, tanti specchi, la luce adatta e tanta tanta pazienza. Sono questi gli ingredienti alla base del lavoro della 54enne artista norvegese Anne-Karin Furunes.

Un lavoro, il suo, davvero incredibile che nasce, ovviamente, dalla passione per la fotografia ma non solo. I soggetti ripresi da Anne-Karin sono quasi tutte persone “dimenticate dalla società” come spiega lei stessa. Persone ai margini che però, grazie al suo lavoro, sembrano vivere di una nuova luce. Quella che filtra attraverso le migliaia e migliaia di fori praticati sulle tele e che stanno a simboleggiare anche, sempre a detta della stessa artista, la fugacità dei ricordi quando si tenta di concentrarsi su di essi. Le sue sono infatti opere che mutano a seconda della luce che le investe e che fa, di volta in volta, modificare la percezione stessa del ritratto.

La Forunes ha iniziato a “praticare” la sua arte negli anni ’90 quando ancora studiava architettura all’università. In Italia ha già esposto le sue opere con un notevole successo di pubblico (ricordiamo la mostra del 2008 alla Galleria Traghetto di Roma).

Vediamo insieme alcuni dei suoi storici capolavori.

Opera1

opera2

opera3

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