Francia, anoressia: presentato emendamento contro modelle troppo magre in passerella

Il fenomeno dell’anoressia, esploso negli anni Novanta, nel XXI secolo sembra essere scomparso, mentre continua silenziosamente a mietere le sue vittime, per lo più giovani donne. Un tema, che sembra essere passato di moda, nonostante, ieri si sia svolta la IV Giornata del fiocchetto lilla, dedicata ai disturbi alimentari, occasione in cui gli esperti hanno evidenziato che in base ai dati, problemi come l’anoressia e la bulimia, tendono a colpire molti giovani e sono sempre più frequenti nelle fasce tra gli 8-9 anni.

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L’allerta è ancora molto elevata, tanto che anche in Francia il problema dell’anoressia è addirittura approdato in Parlamento, dove un deputato del Partito Socialista, Olivier Véran, che è anche medico, ha presentato un emendamento al progetto di legge sulla Sanità del Ministro Marisol Touraine, con il quale chiede che sia introdotta una misura contro le modelle troppo magre sulle passerelle.
La norma, secondo il deputato, dovrebbe essere mirata a proteggere le modelle dai rischi di anoressia ma anche ridurre le ripercussioni che comporta l’immagine di estrema magrezza sulle più giovani, influenzando le masse che tendono ad  imitare quei modelli.
Nell’emendamento presentato da Véran viene previsto addirittura l’obbligo per le modelle di un certificato medico all’ingaggio che riporti l’indice di massa corporea. Se l’indice risulta essere troppo basso sarà vietato lavorare in passerella o fare servizi fotografici. Nel caso in cui l’emendamento sia accolto dal Parlamento, per eventuali trasgressioni da parte delle agenzie di modelle, sono previste delle sanzioni con multe fino a 75 mila euro ma anche sanzioni penali per chi sfrutta modelle troppo magre, arrivando fino a sei mesi di prigione.
“E’ intollerabile che sia fatta l’apologia della denutrizione e che si possano sfruttare delle persone mettendo in pericolo la loro salute”, ha dichiarato il deputato ai media francesi.
Il deputato ha presentato anche un altro emendamento, stillato con una delegazione che lotta per i diritti della donna, in cui viene indicato “il reato della valorizzazione della magrezza eccessiva” e che mira a colpire i siti d’informazione che fanno “l’apologia dell’anoressia”.
“Questi siti – spiega il medico- spiegano alle ragazze di 12-13 anni che bisogna avere uno spazio di 15 centimetri tra le gambe per essere belle”.
“In Francia – ha precisato Véran- ci sono 30-40 mila persone affette da anoressia mentale e nel 90% dei casi si tratta di adolescenti. E’ molto forte l’impatto sociale delle immagini veicolate dalla moda, settore nel quale le donne devono essere magre a livello patologico per essere belle e sfilare”.

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