E’ ancora avvolto dal mistero il caso della morte di Elena Ceste, la donna di 38 anni sparita un anno fa a Costigliole d’Asti, il cui corpo è stato trovato lo scorso 18 ottobre, in un canale nei pressi della sua abitazione, dove viveva con il marito e i suoi quattro figli.

elena ceste

Il marito  Michele Buoninconti resta ancora l’unico indagato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, anche se lui continua a dichiararsi innocente: “Ma è possibile? Se avevo ammazzato mia moglie, andavo a cercarla?”.

Neanche l’esame dell’autopsia ha potuto rivelare le cause del decesso della donna, in quanto il copro era in un avanzato stato di decomposizione e non si può provare in tal senso se la donna sia stata uccisa o abbia voluto togliersi la vita gettandosi nelle acque del canale rio Mersa. L’autopsia rivela comunque che la donna sia morta di morte violenta. Elemento che fino ad oggi non era emerso e che apre una serie di nuovi scenari. La perizia è stata depositata e pertanto i funerali saranno celebrati il prossimo 7 febbraio.

Questa mattina c’è stato un nuovo sopralluogo sul rio Mersa, il canale interpoderale dove, durante uno scavo, sono emersi i resti della donna. I nuovi rilevamenti sono stati sollecitati dalla difesa, gli avvocati del marito di Elena Ceste.  Sul posto hanno operato due geometri ed oltre agli avvocati di Buoninconti, erano presenti anche i legali della famiglia di Elena Ceste.

Sul mistero della morte della donna vi sono altri elementi inquietanti, tra i quali, in ultimo, un bigliettino ritrovato nelle vicinanze dell’abitazione che recava una scritta in stampatello. Nel messaggio vi sono dei riferimenti alla giustizia, al perdono e alla protezione divina, ma vi è anche un riferimento ai figli della vittima e alla loro innocenza e al fatto che Elena deve stare tranquilla perché i bambini sono al sicuro: “Sono innocente tanto come i miei figli”, è scritto.

Il bigliettino potrebbe essere stato scritto dal marito di Elena, considerando che vi è un riferimento ai figli e forse il tema del perdono induce a pensare ai funerali della vittima che l’uomo sta preparando. Tra le altre ipotesi, il bigliettino potrebbe essere stato scritto anche da un mitomane oppure da una persona che intende sviare le indagini.

Al momento, restano solo delle ipotesi, mentre gli inquirenti non confermano la notizia del ritrovamento di un video a luci rosse in cui la vittima apparirebbe in atteggiamenti compromettenti.

Il sindaco di Costigliole d’Asti, Fabrizio Pace che svolge anche la professione di criminologo in una intervista rilasciata a Barbara D’Urso ha espresso la sua opinione sul caso sostenendo che per lui Elena non si sia suicidata, ma che si tratterebbe di un omicidio. Una posizione che in parte è contrastante con quanto sostenuto dal marito della vittima che ha più volte detto che Elena era affetta da manie di persecuzione e che avrebbe avuto dei problemi psicologici.