Le conseguenze del sessismo sulle donne: “Stati di ansia e paure”

I comportamenti sessisti si rifletterebbero sullo stato di ansia delle donne. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Missouri-Kansas e della Georgia State University che hanno individuato un “legame tra problemi di sicurezza fisici e stress psicologico” nelle donne di fronte all’aumento di notizie riguardanti molestie, stalking o altre forme di persecuzioni.
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Molte ricerche hanno dimostrato come le azioni violenti discriminatorie influiscono sullo stato d’animo e la psicologia degli individui, come nei bambini vittime di violenze e gli attacchi razziali.
Partendo da questo presupposto la ricerca ha mostrato che un contesto di continue molestie e persecuzioni, dove le donne vengono svalutate, provoca uno stress emotivo che potrebbe portare a delle conseguenze sulla salute mentale.

Come riporta il quotidiano The Guardian, una ricercatrice dell’Università del Missouri, Laurel B. Watson, ha spiegato che uno degli ostacoli nello studio dell’impatto del sessismo sulla salute mentale delle donne consiste nel fatto che le donne hanno assimilato e normalizzato la paura e l’ansia, modificando i loro comportamenti. Ovvero, nel caso di una possibile minaccia, le donne cambiano strada.

Recenti studi hanno dimostrato come le donne abbiano il 70% in più di ansie rispetto all’uomo e questo, nel tempo, provoca “uno stato di ipervigilanza che ha un impatto negativo e conduce ad un più alto livello di stress psicologico”. Secondo i ricercatori, questo impatto sarebbe ancora più elevato nelle donne di colore che vivono in una diversa eredità storica di violenze.
I conseguenti disturbi mentali, che al momento sono ancora poco stigmatizzati, potrebbero avere degli effetti gravi e devastanti e portare a gravi sintomi fisici e aumentare il rischio di autolesionismo.

Per gli studiosi non vi è una soluzione per rimediare agli effetti del sessismo e della misoginia. Tuttavia, per i ricercatori si rivela necessario approfondire il nesso tra sessismo e salute mentale, affinché venga riconosciuto un reale disagio e che il danno provoca ferite profonde. Secondo i ricercatori, il riconoscimento di questo nesso porterebbe ad affrontare più seriamente la questione della discriminazione sessuale.

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