Marche: suora partorisce in ospedale

Suscita un po’ d’imbarazzo il caso di una suora di origine sudamericana, ospite di un convento di clausura della provincia di Macerata, che ha partorito un bambino all’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche.

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Secondo quanto si apprende, la suora era arrivata nel mese di giugno al convento e in base alle indiscrezioni era già in stato di gravidanza. La donna che lamentava forti dolori alla pancia è stata accompagnata domenica scorsa al pronto soccorso da alcune consorelle. Risultato? L’ecografia ha rivelato la gravidanza e la prossimità al parto e la suora è stata trasferita nel reparto di ostetricia.
Al momento, c’è massima riservatezza sul caso e non si hanno notizie sul sesso del neonato. L’unica buona notizia è che la neomamma avrebbe deciso di tenere il figlio e sarà pertanto affidata ad una comunità di accoglienza.

Un caso simile è avvenuto a Rieti, a gennaio dello scorso anno, anche in questo caso la sorella era di origini sudamericane e non sapeva di essere incinta. In quel caso, il Vescovo di Rieti espresse la sua “vicinanza umana e spirituale” e invitò “i credenti e i cittadini di buona volontà a cogliere l’aspetto positivo ed edificante della vicenda che ha a che fare con l’accoglienza di una nuova vita anche se in condizioni molto particolari”.

Sempre nelle Marche nel 2011, una suora congolese di 41 anni diede alla luce una bambina nell’ospedale di Pesaro. La donna fu stuprata all’estero da un sacerdote straniero ed era poi stata accolta in un convento nelle Marche. Come riporta il Corriere.it, la donna non aveva riconosciuto inizialmente la figlia. Ma successivamente la donna ha intrapreso una causa per riottenere il figlio e nel febbraio 2014 la Cassazione accolse la richiesta della donna, bloccando le procedure per l’adozione attivate dalla Corte di Appello di Ancona. Il caso però sollevò lo sdegno dei genitori adottivi che hanno protestato anche attraverso manifestazioni.

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