La coppetta mestruale, la nuova frontiera ecologica della vita al femminile

Il ciclo mestruale quell’appuntamento mensile più o meno puntuale che accompagna la vita delle donne dal primo sviluppo fino a circa metà della loro vita. Scomodo e a volte anche molto doloroso, il ciclo mensile comporta l’uso di vari metodi per assorbire il flusso mestruale. Negli anni gli assorbenti sia interni che esterni hanno subito dei cambiamenti molto importanti per regalare più confort a chi li indossa, sono diventati più sottili, impercettbili e addirittura hanno messo le ali. In realtà oltre agli assorbenti esiste una soluzione alternativa, economica ed ecologica, la coppetta mestruale.

coppetta mestruale

Chedonna.it vuole informarvi meglio su questo metodo per affrontare il ciclo mestruale in modo naturale e sopratutto economico.

Cosa è la coppetta mestruale e come si utilizza

La prima coppetta mestruale è stata ideata nel lontano 1930, ad oggi sono molte le donne che utilizzano questo metodo in tutto il mondo mentre in Italia c’è ancora poca informazione e molti timori del tutto infondati. Conosciamo meglio questa coppetta, le sue funzioni e sopratutto come si utilizza.

La coppetta mestruale è una vera e propria coppa, dalla forma di campanella rigirata. La sua finzione è quindi quella di raccogliere e non di assorbire il flusso mestruale. Il materiale con cui è fatta è nella maggior parte dei casi il silicone chirurgico e non da origine a nessun tipo di allergia o sindrome da shock tossico, come invece può avvenire con l’uso dei tamponi interni. Questa coppetta rispetta la natura femminile in tutte le sue dimensioni sia fisiche che psicologiche, una volta inserita ci si dimentica di indossarla e si possono tranquillamente svolgere attività sportive e anche acquatiche.  Inoltre è ecologica perchè riutilizzabile fino a 10 anni consecutivi. Quindi non dovrete mai più acquistare gli assorbenti con un notevole risparmio economico se si considera che il costo di una coppetta varia tra i 12 e i 25 euro.

Come si utilizza

La coppetta va introdotta nelle parti intime piegandola su se stessa, ogni tipo di coppetta ha le spiegazioni interne sull’inserimento e l’estrazione. Una volta inserita essa si posizionerà da sola nel modo più naturale possibile sigillando le pareti vaginali. Esistono diverse misure di coppetta che tengono conto se la donna ha partorito, della sue età e della quantità di flusso mestruale. Se scegliete quella più giusta per voi non vi accorgerete di averla indosso. Alcune coppette presentano una piccola escrescenza finale per agevolare le manovra di estrazione, quel piccolo manico, dovrà essere tagliato a misura. Una volta inserita essa raccoglierà il flusso, dovrà essere estratta ogni 4/5 ore sciacquata e reinserita. Una volta inserita non ci sarà pericolo di sporcarsi, in quanto la coppetta formerà un sigillo con le nostre pareti intime. Per estrarla si dovrà piegare un lembo della coppetta per creare un vuoto d’aria e tirarla giù aiutandosi con i muscoli pelvici. Ogni donna troverà la sua posizione ideale per inserire e togliere la coppetta. Una volta estratta andrà sciacquata e reinserita. Non ci si sporca le mani perchè è difficile che la coppetta si riempia completamente. La percezione che molte donne hanno di ciclo abbondante in verità viene falsata dall’utilizzo degli assorbenti che presentano una “visuale” peggiore di quello che in realtà sia. Dopo la fine del ciclo la coppetta andrà sterilizzata e conservata nel suo sacchetto di cotone naturale.

Ci vuole un buon grado di confidenza con il proprio corpo per scegliere di utilizzare questo metodo alternativo ai comuni assorbenti ma i numerosi aspetti positivi che deriveranno dall’utilizzo della coppetta mestruale dovrebbero darci lo sprint giusto per allargare i nostri orizzonti.

 

 

 

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