Ultimi aggiornamenti sul caso Loris Stival

Giorno dopo giorno emergono, come ci si poteva attendere da un’indagine minuziosa quale quella che si sta svolgendo su questo drammatico caso, nuovi elementi che sempre di più vanno a far convergere il dito dell’accusa verso la mamma del piccolo Loris Stival, Veronica Panarello, ucciso forse proprio da quest’ultima il mattino del 29 Novembre ed il cui cadavere è stato gettato in un fosso nelle campagne di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa.

Veronica Loris

 

Nuovi elementi ed intercettazioni al vaglio degli inquirenti

Negli ultimi giorni il lavoro degli uomini della Polizia all’interno dell’abitazione della famiglia Stival è stato senza sosta. Grazie alle perquisizioni sono stati recuperati alcuni cellulari (si tratta però di vecchi modelli) appartenuti alla madre del bambino, i quali sono stati in ogni caso inviati al laboratorio di analisi per verificare se ne è stato fatto un uso recente e se quindi possono essere in qualche modo legati all’omicidio del piccolo. Ad ogni modo gli investigatori sono certi che a compiere il delitto sia stata la Panarello da sola e che, eventualmente, solo nella fase successiva, quella dell’occultamento del corpo, possa essere intervenuta una seconda persona.

Inoltre, a seguito di intercettazioni telefoniche effettuate sempre nei giorni scorsi, sarebbe emersa una conversazione tra il marito della Panarello, Davide Stival e suo padre. Il nonno di Loris è convinto della colpevolezza della nuora addirittura pronunciando al figlio parole che danno adito a pochissimi fraintendimenti: “Certo Davide, ha impiegato di più perché aveva Loris dentro la macchina” e ancora “non sapeva dove buttare il bambino“. Questo è solo l’ultimo della famiglia ad unirsi al coro di chi ha, a detta anche ad esempio della sorella di Veronica, Antonella Panarello, la certezza che a compiere il macabro gesto, sia stata proprio Veronica.

In ogni caso ancora non è stato dato da parte del pm il nulla osta per la restituzione della salma di Loris per i funerali, ai quali, secondo quanto dichiarato da Francesco Villardita, legale della donna, la mamma avrebbe chiesto a gran voce di poter partecipare. Questo soprattutto alla luce del fatto che, ad oggi, la principale sospettata di questo atroce delitto, continua ad urlare al mondo la sua innocenza.

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