Donne nel mirino, attenzione a questi metodi di adescamento

E’ successo di nuovo, anche la criminalità a volte si muove con ridondanza, dopo la tecnica del giornale sbattuto sulla macchina altrui durante una manovra di sorpasso, per costringere le donne a fermarsi e constatare il danno e poter derubare la mal capitata o approfittare di lei in peggior modo, e la tecnica dell’uovo sul parabrezza che,  se provato ad eliminare con l’acqua e i tergicristalli si solidifica e costringe anche in questo caso la persona a fermarsi, adesso utilizzano i bambini piccoli.

bimbo abbandonato

La notizia è stata più volte indicata come una bufala, ma purtroppo corrisponde a verità come hanno confermato le forze di polizia in parecchie città Italiane.

La truffa del bambino esca

La tecnica di utilizzare dei minorenni come vere e proprie “esche” per attirare donne, ma nel caso di rapine anche uomini, si sviluppa in un modo che apparentemente può sembrare del tutto casuale, ma alla sua origine si cela un piano ben preciso. Ecco l’ avviso che è stato fatto circolare sui media per allertare donne e uomini riguardo a questi episodi:

“Se nel vostro quotidiano vi capita di incrociare per strada o in altri luoghi comuni bambini che piangono e vi dicono : “Mi sono perso, portatemi a questo indirizzo…!!”
Non fatelo nel modo più assoluto, prendete il bimbo e recatevi al più vicino comando di polizia o carabinieri, perché questo è un nuovo sistema inventato dai maniaci e da persone cattive e violenti che usano per adescare donne e poi violentarle”.

E ancora una donna scampata per puro caso, alla truffa, collaborando con le forze dell’ordine ha diramato queste parole: “Una sera, mentre percorrevo una via secondaria per tornare a casa, ho notato, sul seggiolino di un’auto ferma a bordo della strada, un bambino coperto da un panno.
Non so spiegare perché – e la ragione poco importa – ma non mi sono fermata…
Quando sono arrivata a casa, ho telefonato alla polizia dicendo dell’episodio e la Polizia mi ha assicurato che sarebbe andata a vedere, nel contempo, la Polizia mi ha informata che le bande di malviventi e i ladri stanno escogitando vari stratagemmi perché gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio veicolo e scendano dalla macchina in zone isolate.
Il metodo praticato da queste bande consiste nel posizionare una macchina lungo la strada con un falso bebè seduto dentro, aspettando che una donna si fermi per andare a vedere quello che crede essere un bimbo abbandonato.
Di solito la macchina in sosta è posizionata vicino a un bosco o un campo con l’ erba alta: la persona che ha la malaugurata idea di fermarsi sarà trascinata nel bosco, violentata, picchiata e derubata…
Non fermatevi mai, ma chiamate il 113 con il vostro telefonino, raccontate quello che avete visto e il punto più preciso possibile dove l’avete visto, ma la cosa importante non fermatevi e continuate la vostra strada”.  Diffondere queste notizie è di fondamentale importanza per salvaguardare la vita delle donne e anche di questi bimbi inconsapevoli strumenti di criminalità e vittime di un sistema che li vede come oggetti e non come piccole anime da proteggere. Chedonna.it non poteva esimersi dal diffondere una notizia che potrà rendere consapevoli le donne dei pericoli in cui possono imbattersi ogni giorno.

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