LA DONNA DEL GIORNO: Karin Viard

Karin_Gerard-Giaume_4500_9159Nata a Rouen, Karin Viard studia recitazione all’accademia cittadina e poi a Parigi, iniziando la carriera teatrale poco più che ventenne. Esordisce nel cinema nel 1990, con due titoli di grande successo: Zia Angelina, di Étienne Chatiliez, e Delicatessen, di Marc Caro e Jean-Pierre Jeunet.

Lavora tra gli altri con Cédric Klapisch (Riens du Tout, 1992), Gérard Jumel (Ce que femme veut…, 1993), Christian Vincent (La séparation, 1994, con Isabelle Huppert e Daniel Auteuil), Christine Pascal (Adultère, mode d’emploi, 1995, con Vincent Cassel).

Il successo arriva però con una serie di titoli di grande risonanza che ne mettono in risalto la versatilità e l’energia fuori dal comune: La nouvelle Eve – Una relazione al femminile (1999, di Catherine Corsini), Haut les coeurs! (1999, in cui il ruolo di una donna incinta malata di cancro le fa vincere il suo primo César), A tempo pieno (2001, di Laurent Cantet).

Perfetta nella commedia (la serie dei Randonneurs, Regine per un giorno, Niente da dichiarare?, fino a Baciate chi vi pare, di Michel Blanc, grazie a cui ottiene il secondo César), Karin Viard è tra le attrici francesi più richieste anche dal cinema d’autore: Il cacciatore di teste (2005, di Costa-Gavras), L’enfer (2005, di Danis Tanović), Parigi (2008, sempre di Cédric Klapisch), Potiche – La bella statuina (2010, di François Ozon), Polisse (2011, di Maïwenn Le Besco).

Dopo La moglie del cuoco la vedremo in Belles familles, il nuovo film di Jean-Paul Rappeneau, tuttora in produzione.

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