Un esserino scodinzolante che ci farà sempre sentire amate e renderà la nostra vita piena e movimentata. Questo pensiamo di aver conquistato quando adottiamo un cane e dimentichiamo spesso l’altra parte del pacchetto: abbiamo infatti accolto nella nostra vita un cucciolo che avrà bisogno di noi, qualcuno da accudire e che potrà farci arrabbiare, qualcuno di cui avere la responsabilità.
L’aspetto pratico dell’accogliere un cane nella propria vita è qualche cosa con cui prima o poi si deve fare i conti: CheDonna.it vuole allora darvi un piccolo aiuto partendo dalla parte più importante, gli errori da evitare.
Non sbagliare potrebbe infatti essere già un ottimo inizio per imparare ad essere padroni giusti e amorevoli di quell’esserino che abbiamo voluto accogliere nella nostra vita. Vediamo allora cosa non fare con il proprio cane.
Top 5, errori da non commettere con il tuo cane
Ecco i 5 errori più comuni, quelli in cui è facile inciampare quando si adotta un cagnolino.
1- Non interpretate male i capricci: se lui decide di fare la pipì in casa, di masticare le tue scarpe, graffiare i tuoi divani forse non lo sta facendo solo perché indisciplinato, magari cerca di dirti qualche cosa. Che non vuole stare da solo in casa ad esempio, che ha paura o che si sente spaventato. Prova ad andare oltre l’apparenza.
2- Parlare è inutile: è vero che se dici “usciamo?” lui capisce ma non è perché identifica la parola, bensì il suono o una cadenza. Ecco perché è inutile usare lunghe frasi o complesse spiegazioni: i comandi devono essere semplici e diretti, brevi quanto più possibile così che, quando li avrete ripetuti più volte, per lui inizino ad assumere qualche significato.
3- Non rimproverarlo a distanza: o lo cogliete sul fatto oppure qualsiasi rimprovero sarà solo un’inutile violenza. Se tornate a casa e scoprite che ha fatto la pipì sul tappeto non avrà senso farglici sbattere il muso: i cani non fanno infatti associazioni a lunga distanza quindi simili manovre servono solo se il fattaccio è appena accaduto.
4- Sii padrone e non capobranco: l’ideologia per cui il cane ha bisogno di un capobranco è qualche cosa di decisamente superato. Gli occorre qualcuno he si occupi di lui, qualcuno in cui riporre fiducia e non un’autorità urlante. Tienilo a mente.
5- Non farlo stare fermo: più di ogni altra cosa il cane ha bisogno di movimento e non solo per questioni mentali ma per una vera e propria necessità fisica. Ormoni dello stress, testosterone e cortisolo sono alcune delle sostanze che il suo corpo produrrà in eccesso se non lo porterete a sgambettare un po’.