LIBRI: ‘La strada per Waterloo. Declino e caduta dell’Impero napoleonico’

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Le fallimentari scelte operative e diplomatiche del più grande dei condottieri, dal ritorno dalla campagna di Russia alla partenza per Sant’Elena. Nel 2014-2015 è in corso il bicentenario della caduta di Napoleone (1814-1815).

Il primo saggio italiano, rigoroso ma di piacevolissima lettura, che si incentra sull’intero arco storico del declino dell’Impero napoleonico. Un’opera unica e originale, il cui approccio alle complesse vicende legate alla caduta del grande condottiero si basa non tanto e non solo sul già affrontato punto di vista delle campagne militari, ma su un’inedita riflessione sul fondamentale versante politico e diplomatico. Al rientro di Napoleone dalla campagna di Russia del 1812 seguono infatti i negoziati diplomatici che porteranno all’ingresso della Prussia nella coalizione anti-napoleonica, alla campagna tedesca del 1813 e all’armistizio di Praga, fino alla sconfitta delle truppe napoleoniche a opera dell’esercito inglese di Wellington. Così come all’ingresso in guerra dell’Austria risponderanno le operazioni destinate a sfociare nella battaglia di Lipsia. Con l’invasione della Francia e la campagna del 1814, Parigi cade e cruciali si rivelano le delicate fasi che porteranno alla prima abdicazione di Napoleone a Fontainebleau sotto la pressione dei Marescialli, all’assegnazione dell’isola d’Elba e alla partenza per l’esilio. Al Congresso di Vienna i giochi diplomatici tra le potenze europee ridisegnano il nuovo ordine europeo, e i Borbone tornano in Franca. Fuggito dall’Elba, Napoleone risale la Francia fino a Parigi “senza sparare un solo colpo”. Alla riorganizzazione dell’Impero durante i Cento Giorni seguono i tentativi di riforma costituzionale e i negoziati diplomatici che porteranno alla nuova coalizione. L’ultima campagna di Napoleone culminerà nella catastrofica disfatta di Waterloo. E poi il ritorno a Parigi e la destituzione, la seconda abdicazione e la scelta di arrendersi agli inglesi, il ritorno di Luigi XVIII e la decisione dell’esilio a Sant’Elena.

L’AUTORE

Roberto Paura è giornalista pubblicista, già editorialista per il quotidiano Fanpage.it e redattore della rivista Quaderni d’altri tempi. Laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali, ha studiato con Luigi Mascilli Migliorini, maggiore storico italiano dell’età napoleonica. Attualmente è consulente per la comunicazione della Fondazione IDIS e presidente dell’Italian Institute for the Future, un think-tank privato con base a Napoli.

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