Allarme ebola in Italia: caso sospetto nelle Marche

Il sospetto dell’ebola aleggia ora anche sulla nostra penisola.

Una paziente con alcuni sintomi associabili alla malattia è stata ricoverata in questi gironi all’ospedale di Civitanova. CheDonna.it vi riferisce quanto è stato reso noto sino ad ora.

Schermata 2014-09-09 alle 18.20.30

Il caso che ha messo in allarme le Marche e il resto dell’Italia è ancora oggetto di studio ma alcune informazioni utili potrebbero già essere emerse. Vediamo di capire di più.

L’ebola arriva in Italia? Caso sospetto a Civitanova

E.L., queste le iniziali della donna di 42 anni protagonista dei fatti, è tornata da circa una settimana dalla Nigeria dove ha subito un intervento. Al suo rientro aveva già la febbre alta e, stando a quanto noto, manifestava anche un secondo sintomo della malattia cosa che, unita alla provenienza da un Paese a rischio, ha portato al ricovero presso il Centro di malattie infettive ed emergenti degli immunodepressi diretto da Marcello Tavio, uno dei maggiori specialisti di infettivologia in Italia.

Febbre superiore a 38, dolori muscolari, nausea e vomito avevano del resto fatto scattare subito l’allarme ma per una diagnosi definitiva occorrerà attender dil responso dell’ospedale Spallanzani di Roma dove la provetta per le analisi del caso è stata inviata.

Si dovranno attendere dunque ancora 24 o 48 ore, un tempo lungo per una popolazione già alquanto preoccupata. A portare un po’ di tranquillità giungono però le parole del sindaco di Civitanova: «In questo momento, non c’è motivo di allarmismo e mi preme rassicurare la cittadinanza, in particolare chi abita in zone attigue al domicilio della donna: non vi è rischio di trasmissione per contatti casuali, quali possono essere quelli con i vicini di casa – dice il sindaco di Civitanova, Tommaso Corvatta di professione medico di base – Qualora i sospetti venissero confermati, sarà immediatamente eseguita la profilassi sui familiari della donna».

Nessun allarmismo dunque, almeno per il momento.

Impostazioni privacy