5 cose da sapere se sei una neo-mamma vegetariana

Anche se ormai la dieta vegetariana si sta sempre di più diffondendo, se sei una giovane (o futura) mamma vegetariana sai benissimo che la tua scelta alimentare sarà oggetto di continue discussioni familiari sulle possibili ripercussioni che questa può avere su tuo figlio. Discussioni e dubbi che nascono da una certa ignoranza sull’argomento ma che possono intaccare la tranquillità che ti è necessaria per affrontare sia la gravidanza che i primi mesi post-parto.

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Ecco perché noi di CheDonna.it abbiamo fatto una ricerca e abbiamo realizzato una top 5 delle cose di cui dovresti essere a conoscenza se segui una dieta vegetale e hai un bimbo neonato.

5 informazioni che ti tranquillizzeranno se sei una mamma vegetariana

L’alimentazione ovo-latteo-vegetariana non è a rischio di carenze

Se il tuo regime alimentare è equilibrato, se segui una dieta a base vegetale che ammette la presenza di piccole quantità di cibi animali indiretti, cioè latte e uova, non ci sono rischi  né per te né per il tuo bambino. Bisogna semplicemente tenere controllati, oltre alla sideremia, anche la transferrina, la ferritina, i folati e la B12 (si consiglia infatti di mangiare tanti folati, i quali prevengono le malformazioni fetali!), gli elettroliti compreso magnesio, l’emocromo, le proteine e l’albumina.

Non esistono cibi che modificano la quantità e la composizione del latte materno

La mamma può e deve mangiare quello che preferisce o, meglio, continuare a seguire le proprie abitudine alimentari senza nessuna conseguenza per il bambino. Alcuni vegetali, come cavolo, cardo, aglio, cipolle, asparagi, ravanelli, rape e altre, possono modificare temporaneamente il gusto e l’odore del latte materno. In più le donne vegetariane sono sempre molto attente a quello che mangiano, dunque non ci può essere ombra di dubbio che da mamme quest’attenzione potrà senz’altro aumentare e, di conseguenza, avere solo effetti positivi per la salute del bambino.

La mancanza di ferro in gravidanza non dipende dalla scelta alimentare

I nutrienti neccessari in gravidanza sono tutti garantiti da una dieta vegetariana. La carenza di Ferro, così frequente in gravidanza, è indipendente dal tipo di dieta. Ad ogni modo per garantire un migliore assorbimento del ferro, ti conviene assumere molta vitamina C e, allo stesso tempo, evitare il tè, il caffè, le fibre e il calcio perché hanno l’effetto opposto.

C’è una differenza tra mamme ovo-latteo-vegetariane, mamme latteo- vegetariane e mamme vegane

Infatti le mamme che non mangiano uova sono a rischio di rischio di squilibrio di grassi polinsaturi e quindi devono aumentare aumentare gli apporti di acidi grassi essenziali (Omega 3), sostituendo ad esempio l’olio di girasole con l’olio di lino o di colza. Mentre le donne vegane spesso diventano carenti di vitamina B12, perché non esiste nell’alimentazione esclusivamente vegetale una fonte di B12 sufficientemente abbondante.

Alimentare il tuo bambino, quando lo avrai svezzato, in modo vegetale è possibile

Innanzitutto bisognerà chiedere informazioni a un pediatra, ma ad ogni modo sappi che alimentare tuo figlio con una dieta vegetariana è possibile e le proposte alimentari, come afferma la dr. Luciana Baroni, Presidente di SSNV, sono varie: allattamento al seno esclusivo fino ai 6-12 mesi e prolungato fino ai 2-3 anni come fonte unica o preminente di proteine di origine animale; introduzione graduale di cibi a partire dai 6-12 mesi utilizzando semi, frutta, foglie e radici; introduzione saltuaria di cibo animale indiretto (uova, formaggio) dai 12-18 mesi (se prosegue l’allattamento al seno) e quotidiana dai 2-3 anni o dal momento della sospensione dell’allattamento materno.

 

 

 

 

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