Giappone shock, 15enne decapita compagna di scuola

Cruento, inspiegabile e a dir poco terrificante. Così appare l’ennesimo omicidio che giunge a sconvolgere l’umanità, un atto a dir poco riprovevole che questa volta dal Giappone pone sotto shock l’intero Pianeta, costretto ancora una volta ad interrogarsi su quanto oscuro e maligno possa esser l’animo umano.

CheDonna.it vi racconta la cruenta morte di una ragazza di appena 16 anni ad opera di una sua compagna di scuola.

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Il terribile fatto è avvenuto sabato sera a Sasebo e la responsabile ha subito confessato.

 Aiwa Matsuo, uccisa e decapitata da una compagna di classe

Sabato pomeriggio Aiwa Matsu era andata a studiare da una compagna di scuola. Alle 19 ha inviato un sms ai genitori dicendo che stava tornando a casa ma un’ora dopo ancora non era rientrata. L’allarme è subito stato dato e quando la mattina seguente le forze dell’ordine si sono recate a casa dell’amica hanno trovato uno scenario agghiacciante: il corpo di Aiwa giaceva sul letto in una pozza di sangue, privata della testa e della mano sinistra che erano state amputate con un coltello da cucina.

Per sua stessa dichiarazione l’artefice dell’omicidio è stata proprio la coetanea, una ragazza che viveva da sola e che viene descritta dai conoscenti come emotivamente instabile. Prontamente arrestata, la ragazza non avrebbe però ancora reso noto il movente che l’avrebbe spinta a colpire più cote l’amica, strangolarla e accanirsi poi sul suo corpo.

L’intera comunità è ora sotto shock, gravata soprattutto dal peso di non esser nuova ad atti tanto cruenti: il 1° giugno del 2004 un’11enne del posto, offesa da alcuni messaggi pubblicati on line, impegò la pausa pranzo a scuola per tagliare la gola alla compagna di classe Satomi Mitarai, 12 anni, utilizzando un coltellino multiuso. Anche allora il nome della ragazzina non fu mai diffuso ma il popolo del web ci mise poco a ribattezzarla «Nevada-tan» (la ragazzina Nevada), nomignolo derivante dalla maglietta che la giovanissima indossava in una foto di classe.

Dopo simili fatti grande impegno fu profuso per insegnare ai giovani di Sasebo il valore della vita umana ma evidentemente qualche cosa non ha funzionato.

 

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