CARO AVVOCATO: immobile locato con presenza di umidità e muffa

umidita1L’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

L’ingente presenza di umidità e muffa all’interno dell’appartamento locato, qualora dipenda da difetti strutturali dell’immobile, costituisce un vizio grave dell’immobile stesso, che lo rende inidoneo all’uso abitativo pattuito, oltre che malsano, e per questo motivo legittima di per sé il conduttore a domandare l’immediata risoluzione del contratto, ai sensi dell’articolo 1578 del codice civile.

Difatti, se al momento della consegna la cosa locata è affetta da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può domandare la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili.
Il locatore è tenuto a risarcire al conduttore i danni derivati da vizi della cosa, se non prova di avere senza colpa ignorato i vizi stessi al momento della consegna.

Il locatore, per legge, deve mantenere la cosa locata in buono stato di manutenzione; egli deve essere considerato responsabile del problema e quindi chiamato a rispondere dei danni subiti dagli stessi locatari, in caso di muffa ed umidità sulle pareti dell’appartamento locato.

In tutti questi casi, dunque, si puòchiedere la risoluzione del contratto, in quanto la muffa è riconducibile ai vizi della cosa locata, ed il problema impedisce o riduce notevolmente il godimento dell’immobile; il conduttore potrà chiedere la risoluzione del contratto di affitto, salvo che si tratti di vizi conosciuti o facilmente riconoscibili al momento della stipula del contratto.

Per eliminare il problema condense e muffe, dovuti senz’altro a sbalzi termici, bisogna, gioco forza, intervenire d

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