Milano Napoli con 1 euro, l’avventura di un neolaureato

La frase più comune che un neolaureato si sente dire oggi giorno in Italia? “Di questi tempi il lavoro te lo devi inventare”. Per quanto l’affermazione possa risultare di primo acchito alquanto irritante bisogna ammetterne in fin dei conti la veridicità ma da qui a dare poi seguito al consiglio in effetti ce ne passa. L’odierna attualità ci racconta però di qualcuno che, seppur in modo alquanto personale, ha voluto cogliere la palla al balzo e trasformare la piaga della disoccupazione in un’occasione di avventura. Stiamo parlando di Gioacchino Magnani, ventiseienne viareggino, laureato in cinema, musica e teatro, e protagonista di Milano Napoli con un euro, progetto documentaristico e un’esperienza di vita unica nel suo genere.

Schermata 2014-07-11 alle 12.02.39

CheDonna.it vi racconta l’avventura di questo ragazzo, l’impresa di chi ha avuto il coraggio di mollare le poche certezze di una vita da disoccupato per inseguire le proprie passioni.

L’avventura del laureato che va da Milano a Napoli con 1 euro

Nel video di presentazione del suo progetto Gioacchino è stato alquanto chiaro: dopo la laurea le uniche porte lavorative che gli si sono aperte sono state quelle di professioni non coincidenti con gli studi fatti né con le sue passioni. Quando anche queste si sono chiuse è arrivato il momento di prendere il toro per le corna: Gioacchino è così tornato a ciò che davvero gli fa battere il cuore, conoscere persone e creare video, e lo ha fatto in compagnia di Andrea Pagano, addetto alle riprese on the road e suo compagno di avventura. Ma ecco come lo stesso ragazzo spiega la nascita del suo progetto:

“L’idea di fare questo pellegrinaggio senza soldi, in autostop e contando sulla solidarietà altrui, mi è venuta proprio perché da disoccupato non ho un datore di lavoro a cui rendere conto del mio tempo… Unisco la passione per l’avventura a quella per i video, mi piace conoscere persone nuove e ascoltare le loro storie. Incontro tanta gente che, come me, vorrebbe scappare via dall’Italia. In fondo questo viaggio è anche un modo per protestare e far capire il disagio di noi giovani”.

Un’avventura che in effetti fa riflettere quella di questo ragazzo: a che punto è giunto il nostro Paese se una persona per fare il lavoro per cui ha studiato e lottato deve iniziare un vero e proprio pellegrinaggio a costo zero? Forse un momento di riflessione Gioacchino e i suoi compagni di sventura se lo meritano.

Impostazioni privacy