CARO AVVOCATO: risarcimento del

cellaL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge contenente Disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento in violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, nonché modifiche al codice di procedura penale e alle disposizioni di attuazione, all’ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria e all’ordinamento penitenziario, anche minorile.

Il provvedimento ha la finalità di adempiere alle direttive dettate da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo (CEDU) nei confronti dello Stato italiano nella sentenza “Torreggiani” del gennaio 2013, nella quale la Corte aveva imposto l’adozione di specifiche misure riparatorie in favore dei detenuti che hanno scontato la pena in una condizione di sovraffollamento, imponendo a tal fine il perentorio termine, appena decorso, di un anno dalla definitività della pronuncia. I giudici europei hanno condannato il nostro Stato al pagamento nei confronti dei migliaia di ricorrenti di somme comprese tra € 10.600 ed € 23.500 (quantificata, in quest’ultimo caso, per un periodo di detenzione pari a tre anni e tre mesi).

Occorre quindi adempiere a tale direttiva al fine di evitare le condanne dello Stato italiano e i conseguenti pesanti oneri per la finanza pubblica.

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