LIBRI: ‘Regina di cuori’

Haldane_ReginadiCuoriMai personaggio fu tanto lodato per l’avvenenza della figura, la soavità dei lineamenti, l’intelligente spregiudicatezza della mente, la vastità della cultura. Mai donna fu altrettanto ferocemente attaccata dagli scrittori contemporanei e accusata di innumerevoli turpitudini e inaudite crudeltà, si pensi che la tacciarono di incesto per la vicinanza ai fratelli in giovane età.

Figlia di Enrico II di Francia e di Caterina de’ Medici, nel 1572 fu unita in matrimonio al protestante Enrico III di Navarra (futuro Enrico IV di Francia). Ma a quelle nozze, che dovevano essere simbolo di riconciliazione tra cattolici e ugonotti, fece seguito in appena cinque giorni il massacro di San Bartolomeo, in cui morirono migliaia di protestanti. Durante il massacro, sembra che la regina abbia protetto nella sua stanza un nobiluomo ugonotto dalla falcidiazione del Louvre…

Nel 1599, ultima discendente dei Valois, accettò l’annullamento del matrimonio con Enrico IV a seguito dell’offerta di generose ricompense, per poi adoperarsi a rafforzare la sua singolare posizione di moglie ripudiata. Sempre divisa tra le strategie del marito, dei fratelli o degli amanti, Margherita sembrava perseguire una propria tattica politica, unica donna a districarsi nel complesso scacchiere europeo di quegli anni.

Non a caso Alexandre Dumas le dedica un vivo ritratto letterario (La regina Margot, 1845); ben due film portano il suo nome (1954 e 1994) e sembra che addirittura Shakespeare abbia preso spunto dalla sua esistenza nel suo Pene d’amor perdute… Generosa mecenate di scrittori e poeti, filosofi e musicisti, sia in vita che dopo la morte venne screditata da numerosi libelli per il suo temperamento passionale di cui non fece mai mistero. Tutt’oggi viene ricordata con una connotazione caricaturale e leggendaria sotto il soprannome di regina Margot, affibbiatole nel XIX secolo.

Angelo o demone, innocente o colpevole, l’affascinante Margherita di Valois, regina di Francia e di Navarra, non era mai stata scrutata con tanta libertà di giudizi e con tanta scrupolosa fedeltà come in questa innovatrice biografia della Haldane. Nel vivacissimo affresco della vita di corte la figura di questa “grande amoureuse” si staglia netta, violenta, indimenticabile, come quella della prima donna ad aver fieramente lottato per l’emancipazione del suo sesso.

Charlotte Haldane (1894-1969) è stata tra le più note scrittrici di biografie della letteratura inglese contemporanea. I suoi interessi storici hanno incluso personaggi assai lontani fra loro per epoca e mentalità: da Madame de Maintenon all’ultima Imperatrice di Cina, da Mozart a Proust. Negli anni Trenta lavorò come giornalista ed editor per la rivista antifascista Woman Today.

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