Madre e figli uccisi in casa, il marito confessa

Madre e figli sgozzati in casa, arriva la confessione del marito assassino

In simili casi purtroppo il mistero sembra destinato a venir svelato tra le mura domestiche: fin troppe volte abbiamo seguito vicende sanguinose in cui mogli, mariti, figli o genitori venivano ritrovati uccisi nelle loro dimore e, nove volte su dieci, quelle case erano anche le abitazioni dell’assassino. Così pare essersi conclusa anche la sanguinosa vicenda di Motta Visconti (Milano), dove sono stati ritrovati sgozzati in casa una donna e i suoi due figli.

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L’epilogo del caso di Motta Visconti

Da subito era stata esclusa sia la pista dell’omicidio-suicidio sia quella della rapina finita male: nessuna arma era infatti stata ritrovata vicino ai corpi e la morte del bimbo più piccolo, appena 20 mesi, sembrava troppo cruenta per un ladro qualunque.

Da subito era stato condotto in questura il marito della donna, Carlo Lisi, 31 anni, che alle due della notte tra sabato e domenica aveva dato l’allarme. L’uomo, dopo lunghe ore di interrogatorio, ha confessato di essere il carnefice della sua stessa famiglia, a suo parere un ostacolo da eliminare per vivere a pieno l’amore con un’altra donna.

Un movente quasi surreale che ha causato la morte non solo di una donna ma anche di un bambino di 5 anni e di uno di appena 20 mesi e che fa aggiungere il caso alla lunga lista di quelli che portano la morte tra le mura domestiche, usando come ambasciatore proprio chi li vive insieme alle future vittime. Una realtà oramai comune ma a cui difficilmente riusciremo ad abituarci.

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