CARO AVVOCATO: il nuovo certificato successorio europeo

testamento-biologicoL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

A partire dal 17 agosto 2015 troverà applicazione tra i cittadini europei il nuovo regolamento in materia di successioni transfrontaliere, teso a consentire a chi risiede nell’Unione europea di organizzare in anticipo la propria successione e di assicurare in maniera e efficace i diritti degli eredi e/o legatari e degli altri congiunti del defunto, nonché dei creditori della successione.

Il nuovo regolamento disciplina in modo unitario il tema delle successioni transfrontaliere, infatti, la nuova normativa si occupa della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell’esecuzione delle decisioni e degli atti pubblici in materia di successioni, oltre che istituire un certificato successorio europeo.

Con il Regolamento 4 luglio 2012, n. 650 si è cercato di colmare un rilevante vuoto normativo che ha costretto fino ad ora i cittadini dell’Unione Europea residenti in un Paese diverso da quello di origine o che disponessero di beni in un Paese diverso da quello di residenza, a rivolgere necessariamente a professionisti per poter disporre del proprio patrimonio.

Il certificato successorio europeo dovrebbe permettere di dimostrare con esattezza gli elementi accertati in forza della legge applicabile alla successione o di altra legge applicabile a elementi specifici, come la validità sostanziale delle disposizioni a causa di morte. Il certificato, che dovrà essere automaticamente riconosciuto nei Paesi vincolati alla norma, dovrebbe però avere solo forza probatoria (non dovrebbe essere di per sé un titolo avente efficacia esecutiva). In tale contesto l’erede, il legatario, e gli altri soggetti aventi interesse alla successione come l’esecutore testamentario o il curatore dell’eredità giacente potranno dimostrare con facilità la propria qualità e/o i propri diritti e poteri in ogni altro Stato membro attraverso il rilascio del certificato da parte dell’autorità competente.

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