LIBRI: ‘Atene. Ritratto di una città’

Gill_AteneSocrate scendeva al Pireo per andare a mangiare presso il ristorante più cool e cioè “Tzitikas kai Mermigas” (La formica e la cicala), per poi andare ad ascoltare Coti K che mette i dischi nella giovane notte ateniese. Questo potrebbe essere il riassunto dell’operazione psicogeografica che compie John Gill, caporedattore di Time Out London per la sezione Libri e Musica, in questa sua guida culturale di Atene.

Tra la storia – e che storia – e l’attualità in questo caso intercorrono 25 secoli. Ma le pietre, le strade e alcuni edifici restano gli stessi, la città è sempre Atene con il suo avanguardistico mondo culturale. L’autore riesce quindi con maestria a far stare insieme la storia antica del Partenone con l’edificazione dei nuovi templi: i centri commerciali. La descrizione della “perversa attrazione” che lega l’autore, Joan Didion e i mall come il Mediterranean Cosmos o il futuribile The Mall Athens di proprietà del governo cinese è puro distillato di prosa postmoderna.

La prima parte sull’Atene antica lascia spazio alle competenze dell’autore che nella descrizione dei moderni teatri, luoghi di ritrovo, gay bar, manifestazioni culturali, film indipendenti e gruppi post -punk dà il meglio di sé. Vari spartiacque si percepiscono nell’incedere dei secoli: il regime dei Colonnelli e le vicende degli artisti “fuoriusciti” come Stavros Tornes (l’attore di America America di Kazan) che come regista underground ha raccolto la solidarietà internazionale contro il fascismo greco.

Tra le cose che una guida dovrebbe segnalare è la storia di piazza Syntagma: agorà della città “bassa” e attuale epicentro delle proteste del paese. Scrive Gill: se volete andare a visitarla tenete presente che potreste essere inclusi nella manifestazione, il che potrebbe anche costituire un’esperienza divertente…

Non verrà forse soffocata Atene in questo viavai di secoli, in quest’orgia di riferimenti culturali? Assolutamente no. Perché la città
è tutto questo: un mosaico di culture ed etnie, un crogiolo di storie che raccontano la storia della città per eccellenza. Non dimentico della crisi già in corso al tempo della stesura, Gill preferisce non affossare l’immagine di Atene dietro la costante lamentela del cosa non c’è più. Si occupa di quello che c’è e che per il viaggiatore (non turista perché il libro è anche una guida su come evitare i posti turistici) è l’anima stessa dell’esperienza.

Per chi sta andando ad Atene questo è un libro imperdibile. Per chi non sa dove andare questo libro suggerisce un’idea originale.

John Gill, giornalista freelance e scrittore, è stato per anni caporedattore di Time Out per le sezioni Musica e Libri. Per Odoya è già uscita la sua guida Andalusia. Paesaggio dell’immaginario (2013). Vive attualmente in Grecia da dove collabora con diverse riviste e prestigiosi quotidiani britannici, tra cui Times, Independent, Observer, Daily Mirror, Elle, Literary Review e Condé Nast Traveller.

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