LIBRI: ‘Guida al cinema di fantascienza’

Pizzo_CinemaFantascienzaOdoya è lieta di presentare una nuova guida orienteering. Dopo il successo della Guida alla letteratura di Fantascienza e alla Guida alla Letteratura degli Stati Uniti, arriva la Guida al cinema di fantascienza (Storie protagonisti personaggi curiosità) di Roberto Chiavini, Gian Filippo Pizzo e Michele Tetro. Gli autori andranno subito a presentarlo “nella tana del lupo” e cioè allo Sticcon di Bellaria, il raduno dei fan di Star Trek, ma anche di Guerre Stellari e di tutti gli appassionati italiani di fantascienza, sabato 23 maggio alle ore 17:30.

Anche se Chiavini, Pizzo e Tetro non hanno paura di deludere gli appassionati (non essendo estranei all’ambiente), questo è un libro per tutti, soprattutto per coloro che vogliono scegliere i migliori film da vedere in tv o reperire su internet o, perché no, nelle rassegne al cinema.

Quindi, Guida al cinema di fantascienza non è solo per i fan, i nerd, o gli hipsters: è un libro per chi ama il buon cinema.

Il cinema e la fantascienza hanno storie intrecciate. Se il termine science fiction è solo del 1926, i vagiti del genere sono riscontrabili nel film di George Méliès Voyage dans la Lune (1902) vero e proprio cult per cinefili e non solo. Partendo dall’era del muto per arrivare all’imperdibile Pacific Rim (vero e proprio “sogno bagnato” per gli amati dei robottoni che prendono a pugni i mostri) la strada non è breve. Di mezzo ci sono un sacco di film che hanno fatto la storia del cinema. Basti pensare a Metropolis (di Fritz Lang), le cui scene mancanti sono state miracolosamente recuperate nel 2008 a Buenos Aires; L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel metaforico e distopico al contempo; Viaggio al centro della terra di Henry Levin, pioniere nell’ambioto degli effetti speciali; al must di Robert Wise Ultimatum alla terra; la sempre più osannata saga di Star Wars oppure Blade Runner l’imperdibile storia del cacciatore di cyborg scritta da P.K. Dick e diretta su grande schermo da Ridley Scott… Eppure gli autori hanno accettato la sfida a di racchiudere in un solo libro il meglio (o almeno il degno di nota) del genere citando centinaia di film.

Per rendere agevole la lettura (ma anche la consultazione) Gian Filippo Pizzo, Michele Tetro e Roberto Chiavini hanno diviso il volume in due parti. La prima parte, a sua volta è suddivisa in tre macrocapitoli: Dalle origini agli anni Cinquanta. Nascita e consolidamento del genere; Gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta: dai film d’autore al ritorno del disimpegno; Dagli anni Novanta a oggi: la morte dell’immaginazione. La seconda parte, invece, è un insieme di schede che riguardano i personaggi e i protagonisti del genere: i nomi imperdibili di registi, produttori, sceneggiatori, animatori di effetti speciali, attori, ma anche dei grandi personaggi delle saghe e dei film più importanti.

Intento dichiarato è studiare l’evoluzione nei film fantascientifici facendo caso in primis all’ambito storicoculturale in cui sono nati e come hanno risposto alle grandi domande dell’umanità. E qui non sono solamente gli intramontabili, i classici e i più famosi, ma i film poco conosciuti a fare la parte del leone. Si pensi che anche i fratelli Wachowsky (quelli di Matrix) nel loro ultimo film (l’intrecciato Cloud Atlas) tributano un film minore e poco conosciuto come 2022: i sopravvissuti di Richard Fleischer, tratto da un romanzo di Harry Harrison, che negli anni settanta affronta la tematica di una futuribile sovrappopolazione e conseguente della mancanza di cibo.

In secundis l’evoluzione del cinema di fantascienza va vista, a detta degli autori, in base al rapporto con la tecnologia digitale che ha permesso lo sviluppo esponenziale degli effetti speciali. Se il cinema ha attinto a piene mani dalla letteratura fantascientifica (Pizzo fa parte del dream team della Guida alla lettaratura di fantascienza curata da Carlo Bordoni e non transige sulla citazione dei libri da cui sono stati tratti i film), oggi il cinema ha raccolto il testimone dalla letteratura posizionandosi al primo posto tra le arti che riproducono l’immaginario fantascientifico. Scrivere Avatar non è la stessa cosa che vederlo in 3D…

Per concludere un capitolo che riguarda la vessata questio: si tratta di B movie? Risponde sardonico il curatore: se pensate che Truffaut, Kubrick, Tarkowsky o Petri abbiano fatto dei B movie, liberissimi di pensare che il cinema di fantascienza sia un cinema di serie B.

Roberto Chiavini, esperto di cinema e letteratura fantastica e di fantascienza, lavora attualmente nell’ambito dei giochi di ruolo e di simulazione. Numerosi suoi saggi e articoli sono usciti sul mensile Il giornale dei Misteri e sui siti SF Plus ed Eroi dell’immaginario. Insieme a G.F. Pizzo ha pubblicato il Dizionario dei personaggi fantastici (Gremese 1996, Premio Italia 1997). Con M. Tetro, A. Lazzeretti e L. Somigli è autore di Il cinema dei fumetti (Gremese 2006).

Gian Filippo Pizzo, scrittore e saggista di fantascienza, come narratore ha al suo attivo una ventina di racconti. Scrive regolarmente per riviste specializzate (Il giornale dei Misteri, Robot, Aliens, Urania, L’Eternauta, IF: Immaginario e Fantastico). Nel 1995 ha vinto il premio per la Promozione della fantascienza della World SF Italia. Ha curato varie antologie di fantascienza e partecipato come coautore alla Guida alla Letteratura di Fantascienza a cura di C. Bordoni (Odoya 2013).

Michele Tetro è giornalista, scrittore e critico cinematografico. Suoi racconti, saggi e recensioni sono usciti su riviste specializzate amatoriali (Yorick Fantasy Magazine, Settimo Inchiostro, Shining, Nuova Metropolis, 999) e professionali (L’Eternauta, Futuro Europa, Il Giornale dei Misteri, Hera). Insieme a G.F. Pizzo ha pubblicato Mondi paralleli: storie di fantascienza dal libro al film (Della Vigna, 2011, Premio Vegetti 2012).

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