MUSICA: Intervista a Barbara Vargiu, direttore artistico del festival Abbabula

manifesto Festival Abbabula_BABBABULA, l’unico Festival della Sardegna dedicato alla musica e alle parole d’autore, è ormai diventato un istituzione. Il Festival è organizzato dalla cooperativa “Le Ragazze Terribili”, nata 25 anni fa dall’idea di un gruppo di amiche che hanno trasformato la loro passione comune per la musica e per i concerti dal vivo, in un vero e proprio lavoro di organizzazione di eventi. Ecco l’intervista a Barbara Vargiu, il direttore artistico del festival.

 

Come nasce l’idea di un festival dedicato alle parole d’autore?

Il gruppo alla base, rimasto immutato negli anni, nasce 26 anni fa da un’amicizia molto forte tra giovani ragazze che amavano viaggiare e vedere concerti, e che si sono ritrovate unite dal desiderio di organizzare concerti  nella loro terra. Da qui è nata l’idea di organizzare, alla fine dell’ ’88, il nostro primo concerto come “Le ragazze terribili”, e da lì abbiamo dato il via a quest’avventura nata come circolo ARCI, per poi trasformarsi prima in associazione e poi in cooperativa.

Le novità di quest’edizione?

Abbabula stessa è la continuità, con un cartellone sempre attento alla qualità e alla musica d’autore, il trait d’union del nostro festival.

La differenza che vedo sta nel tentativo sempre maggiore di migliorare di anno in anno, soddisfacendo il pubblico e migliorando il servizio offerto. Come ogni anno abbiamo dato da un lato un occhio ai grandi nomi, come Bollani e Veloso,  e dall’altro le giovani promesse.

Per quanto riguarda le giovani promesse italiane, che spazio dedica il festival?

Per noi le giovani promesse italiane sono delle scommesse, sulle quali vogliamo assolutamente puntare: le andiamo a cercare e li promuoviamo con la speranza che, un giorno, diventino popolari.

Il festival è organizzato dalla cooperativa “Le Ragazze Terribili”. Un saluto “terribile” ai lettori di CheDonna?

Lo scopo del nostro lavoro è portare in alto la cultura, perciò grazie a chi ci premia ogni anno con la sua partecipazione e ci permette di portare avanti questo progetto, siamo fiere ed orgogliose! Un saluto a tutti i lettori di Chedonna e grazie a Silvia!

Silvia Casini

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