CARO AVVOCATO: il magistrato paga per i ritardi nel processo

giudiceL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

La Corte dei Conti della Sezione Puglia ha inflitto una condanna ad un Magistrato accusato di aver provocato un danno erariale a causa degli ingiustificati lunghi tempi di attesa per la definizione di un giudizio assegnato al medesimo.

La Corte ha statuito che “indipendentemente dall’individuazione di ragioni imputabili ad una singola Autorità Giudiziaria, il carattere del ritardo nel rendere la giustizia civile rispetto al criterio del termine ragionevole, sottende una responsabilità complessiva dello Stato nel non determinare le condizioni per l’esatto adempimento della prestazione decisoria, entro un termine ragionevole. Ciò rende irrilevante l’esistenza della colpa, rilevando la sola circostanza obiettiva del protrarsi del procedimento oltre i tempi valutati come ragionevoli e determinati dalla C.E.D.U. in quattro anni.

Nel caso di specie una delle parti del procedimento aveva proposto ricorso alla Corte d’Appello territorialmente competente (Legge Pinto) al fine di ottenere il risarcimento del danno a causa della lunga durata del processo (ben 9 anni!). La richiesta è stata accolta ed il ricorrente ha ottenuto una somma a titolo risarcitorio.

Conseguentemente, il magistrato è stato sottoposto al giudizio della Corte dei Conti e, nel procedimento, è emerso che il medesimo si era reso inadempiente rispetto alla durata del procedimento, facendo intercorrere un lungo lasso di tempo tra un’udienza e l’atra, anche in altri procedimenti  e che, per tale motivo, aveva anche subito un procedimento disciplinare dal CSM.

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