LA DONNA DEL GIORNO: Chiara Civello

Chiara Civello_foto di Umberto Lopez_1_bChiara Civello nasce a Roma, dove muove i suoi primi passi da musicista. Appena compiuti i 18 anni lascia la capitale alla volta dell’America, dove frequenta il “Berklee College of Music” e diventa la prima artista italiana nella storia ad esordire con un album inciso per la prestigiosa etichetta Verve Records, prodotto da Russ Titelman, suo scopritore.

Frutto del lavoro di questi anni sono le dieci canzoni del suo debutto discografico, “Last quarter moon” (Verve 2005), sette delle quali scritte da lei e tre in collaborazione con altri artisti, compresa la ballad “Trouble”, composta a quattro mani con il leggendario Burt Bacharach.

Il debutto discografico assicura a Chiara un primo giro del mondo, facendola entrare nelle classifiche giapponesi e italiane. Billboard Magazine scrive «la bellezza, lo charme e il carisma del debutto discografico della cantautrice Chiara Civello sono certamente un inizio promettente e segnalano al mondo la prima rivelazione del nuovo anno». L’International Herald Tribune dichiara che «la combinazione di personalità, profondità e sofisticatezza…impressionanti».

È il secondo album, “The space between”, prodotto da Steve Addabbo per la Emarcy/Universal Jazz and Classic nel 2007, a mostrarci un lato molto più intimo di Chiara. Una sorta di viaggio composto da 13 bellissimi brani, tra cui “Night” e “Un passo dopo l’altro”. «È un disco sullo spazio. Sullo spazio tra le note, sui silenzi tra le parole, sullo spazio tra me e te, tra me e il mio passato o il mio futuro, e su tutti gli spazi ai quali oggi facciamo tanta fatica a pensare… lo spazio che ti fa percepire meglio la realtà, lo spazio che ti costringe a sentire la mancanza di qualcuno, lo spazio che non ti fa dire tutto subito, ma poco a poco, mentre il bisogno di dirlo si intensifica».

Nel primo disco ti cerchi, nel secondo ti raccogli, nel terzo cominci a trovarti. E infatti il terzo di disco di Chiara ha una precisa connotazione geografica. “7752” è un numero: la linea d’aria di 7752 chilometri che congiunge le due città chiave del disco numero tre, Rio e New York. New York è la città in cui Chiara vive da anni, Rio le ha cambiato la vita.

Nel febbraio del 2008 Chiara è a Rio per trovare l’amico Daniel Jobim quando viene trascinata a una festa in uno studio, la prima di una lunga serie di riunioni musicali (in portoghese SARAO) di grandi artisti brasiliani, in cui la chitarra viene fatta girare e a turno ognuno canta una canzone. Quella sera canta anche Chiara, ma soprattutto ascolta le canzoni degli altri. E se ne lascia ispirare. Inizia a collaborare con i musicisti conosciuti lì, scrive a quattro, sei, otto, dieci mani, scrive con gli altri e per gli altri. È qui che inizia la sua collaborazione con Ana Carolina, una delle star del pop brasiliano, che diventa la sua principale collaboratrice di questo album. Oltre ad essere coautrice di cinque brani, Ana suona la chitarra acustica nel disco. «Ci siamo conosciute a quella festa, mi ha chiesto una melodia e il giorno successivo ho buttato giù le prime note di “Resta”, che abbiamo terminato insieme dopo poco e registrato in duetto, sia nel suo disco che nel mio, in una versione diversa». Il successo accompagna da subito questa collaborazione: “Resta” diventa infatti la colonna sonora di una “novela” intitolata “Passione”, prodotta da Globo TV e in onda sugli schermi brasiliani.

Scritto tra Rio, Trastevere e New York, “7752” comprende 10 momenti musicali di cui 8 prodotti a NY dall’eclettico Andres Levin, un venezuelano che vive e lavora lì da anni, conosciuto sia per lavori sperimentali che mainstream, canzoni d’autore e latin pop. Il cast del disco è stellare: Mark Ribot (leggendario chitarrista di Tom Waits) alla chitarra elettrica, Jaques Morelenbaum (musicista di Daniel Jobim, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Ruichi Sakamoto) al violoncello e arrangiamento d’archi, gli amici di sempre Mauro Refosco alle percussioni (che ha già collaborato tra gli altri con Thom Yorke e David Byrne), Guilherme Monteiro alla chitarra, Anat Cohen al sax e clarinetto, senza dimenticare la ritmica esaltante di Gene Lake e Jonathan Maron. Definito “contagioso” dalla critica, “7752” è un disco in cui viene fuori un lato della voce di Chiara decisamente più pop, libero, immediato, ironico, in una felice alchimia tra rock anni ‘60, melodia italiana, armonia brasiliana e R&B. “7752 Deluxe Edition”, anticipato dal singolo “Tre” (scritto con Rocco Papaleo), è una versione aggiornata del fortunato album del 2010.

Il 2012 segna un’altra tappa decisiva nella maturazione artistica di Chiara Civello. In quell’anno infatti la cantante partecipa, per la prima volta, al 62° Festival di Sanremo nella categoria Big con il brano “Al posto del mondo”, scritto insieme alla musicista Diana Tejera. In contemporanea al Festival esce il suo quarto album di inediti “Al posto del mondo” (Sony Music), composto da 10 brani, tra cui anche la canzone sanremese, che ottiene un’ottima airplay nelle radio italiane. Nello stesso anno, e sempre tratto da questo album, la versione portoghese del brano “Problemi”, “Problemas”, interpretata da Ana Carolina e colonna sonora della serie televisiva latina “Fina estampa”, vince il Premio Multishow come migliore canzone del 2012 in Brasile, riconoscimento conferito all’unanimità dalla Giuria Popolare Brasiliana.

Nel 2013 Chiara torna in Brasile per il progetto live “SOLO +” (Sola ma non troppo). Accompagnata da uno o due musicisti, alternandosi tra il piano e la chitarra, Chiara interpreta, oltre ai suoi successi, alcune delle canzoni italiane diventate famose in Brasile, invitando ad ogni concerto un artista brasiliano a duettare con lei. Salgono sul palco con lei artisti come Flavio Venturini, Preta Gil, Alessandra Maestrini, Pedro Camargo Mariano, Zizi Possi, Jay Vaquer, Jorge Vercillo, oltre naturalmente ad Ana Carolina, che rendono ogni performance assolutamente unica e indimenticabile. Il “Solo +”, successivamente presentato anche in Italia durante festival e rassegne musicali importanti, ottiene un grande riscontro sia dal pubblico che dalla critica.

L’esperienza di “Solo +” anticipa di fatto l’idea alla base del suo quinto album. Nel 2014, per la prima volta, Chiara Civello esce con un album di canzoni di cui è solo interprete.

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