CARO AVVOCATO: l’affidamento super esclusivo in favore di un coniuge

affidamento-minoriL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

Il Tribunale di Milano, con ordinanza ex art. 708 c.p.c. nell’ambito di un processo di separazione dei coniugi, dispone un affidamento monogenitoriale in favore della madre. Il caso riguarda una coppia di coniugi di cui il marito inglese era tornato a Londra a seguito della crisi dell’unione matrimoniale, disinteressandosi totalmente del figlio di un anno anche dal punto di vista del mantenimento.

La donna deposita un ricorso per separazione giudiziale ma il marito non si costituisce in giudizio. Durante il giudizio vengono introdotte delle prove concernenti atteggiamenti violenti nei confronti di quest’ultima nonchè delle conversazioni via chat mediante le quali l’uomo esprimeva la volontà di portare via il bambino alla madre, pur disinteressandosi della vita di quest’ultimo.

Dal quadro probatorio si evidenziava quindi una figura paterna totalmente inidonea alla genitorialità che giustificava l’affidamento ad un solo genitore e non solo.

La lontananza materiale del padre, la sua irreperibilità e indisponibilità nei confronti della moglie, depongono a favore di un affidamento definito “super esclusivo” poiché a differenza del modello previsto dall’art. 337 quater comma III c.c., anche le decisioni di maggiore interesse per il minore, possono essere assunte dalla madre senza la previa consultazione con l’altro genitore.

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