Nelle sale dal 24 aprile, il film “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve“, diretto da Felix Herngren. Ispirata all’omonimo best-seller internazionale di Jonas Jonasson, edito in Italia da Bompiani, la pellicola è interpretata da Robert Gustafsson, Iwar Wiklander, Mia Skäringer, David Wiberg e Jens Hultén.
Com’è stato lavorare all’adattamento di questo libro tanto conosciuto?
L’adattamento di un libro è sempre un’operazione complicata. Ma quando ho avuto tra le mani Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve non ho saputo resistere. La storia è molto avvincente, i personaggi sono ben costruiti, la commedia magistralmente intessuta. So che le aspettative sono altissime e per questo è una sfida importante, che ho raccolto con entusiasmo.
Le sue opinioni sul cast?
Ho sempre pensato che il personaggio di Allan dovesse essere interpretato da un attore capace di dare un volto a tutte le età del personaggio. Arrivato a metà libro, ho iniziato a pensare a Robert Gustafsson. Era l’unico che avrebbe dato al personaggio credibilità e ironia al tempo stesso. Quando ci siamo visti per la prima volta, a fine 2012, ho capito subito che sarebbe stata la persona giusta. Sono particolarmente contento degli altri attori del cast, perché con la loro recitazione, hanno dato vita a personaggi forti e intensi che spero rimangano impressi agli spettatori.
Qual è la sua opinione del film?
Allan Karlsson sta facendo quello che dovremmo fare tutti noi occidentali, o tanti di noi. Non preoccuparci del futuro, usare di più l’istinto e non indugiare sul passato. Se anche solo qualcuno tra il pubblico riuscisse a tornare a casa con questo messaggio, mi riterrei molto soddisfatto.