CARO AVVOCATO: non c’è reato se il marito minaccia la moglie che non gli fa vedere il figlio

ambulanzaL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

Non commette reato di ingiuria e minaccia l’ex marito che litiga con la moglie che non gli vuole far vedere il figlio, purchè il giudice accerti la sussistenza o la probabilità dell’esimente.

E’ quanto statuito in una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione.

Il caso vede due ex coniugi litigare costantemente a causa dell’esercizio del diritto di visita del minore da parte del padre. In uno dei tanti litigi, la donna si era categoricamente rifiutata di consegnare all’ex marito la figlia minorenne.

Tale rifiuto era stato dettato, a detta della moglie, dall’evidente stato di ubriachezza dell’uomo, tale da far presumere il pericolo per la bambina. Lo stato di ubriachezza non era però stato rilevato dagli agenti giunti sul posto.

Durante il litigio, l’uomo aveva reagito al rifiuto della moglie con minacce ed ingiurie e, per tali fatti, era stato condannato in quanto non gli era stata riconosciuta l’esimente della provocazione.

Nel caso sottoposto all’attenzione della Suprema Corte di Cassazione, quest’ultima ha ritenuto accoglibile il ricorso dell’imputato proprio in ragione della condotta della donna “manchevole” del Giudice di Pace il quale per poter condannare l’uomo, proprio sulla base di quanto sopra esposto, avrebbe dovuto motivare le ragioni per cui il rifiuto manifestato dalla donna, consistente nel non voler consegnare la bambina al padre, poteva ritenersi giusto e dunque inidoneo alla configurazione dell’esimente della provocazione o, come si legge in sentenza “ avrebbe dovuto approfondire il tema di indagine qualora avesse ritenuto insufficiente il quadro probatorio acquisito, atteso che l’eventuale dubbio sull’esistenza di una causa di giustificazione, per prova insufficiente o per un mero principio di prova, e quindi al di fuori di casi in cui la causa di giustificazione sia soltanto allegata dalla parte e non provata, comporta l’assoluzione dell’imputato”.

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