Corsi di pianto in Giappone

Dal Giappone con furore: il corso di pianto

Bei tempi quelli in cui si pensava che un sorriso potesse migliorarci la giornata. A quanto pare non è della stessa filosofia il Paese del Sol Levante che ha fatto del pianto il fulcro di una linea di pensiero che vede questa espressione come punto di partenza per il nostro benessere.

Il Giappone ci ha ormai abituato a notizie bizzarre perciò non sorprende che sia anche la sede in cui si diffondono dei corsi di questo tipo. Ma perché è nata questa tendenza? Forse perché in Giappone piangere di fronte ad un’altra persona è un tabù insormontabile, o forse per dar vita all’ennesima stravaganza tipica della cultura nipponica.

L’idea di base non sembra però del tutto infondata perché dati scientifici sembrerebbero confermare che nelle lacrime ci siano gli stessi ormoni prodotti durante l’attività fisica.

01

Che cosa vuole insegnare il corso di pianto

Il corso, nato dalla mente di Takashi Saga conosciuto anche come il “sommelier del pianto”, si pone l’obiettivo di insegnare proprio come si piange. Detto così sembra semplicistico ma, secondo la teoria del promotore dell’iniziativa, saper piangere bene rigenererebbe il corpo per i giorni successivi. Inoltre Takashi dice che alla prima lezione partecipano di solito persone che vogliono sfidare con spavalderia questa filosofia che però, non resistono al mix studiato di video, situazioni e canzoni tristi, atti a stimolare il pianto (con il 100% dei successi). Dal canto dei partecipanti invece, le voci risultano essere soddisfatte perché dopo questa “lacrimevole” esperienza, si sono sentiti sollevati dalle angosce quotidiane.

Il “sommelier del pianto” potrebbe pensare di esportare la sua scuola di pensiero all’estero ed è sicuro che tra crisi e problemi, in Italia troverebbe ampi sostenitori per la sua attività!

Impostazioni privacy