CARO AVVOCATO: nuovi orientamenti sulla liquidazione dei compensi dell’avvocato

9-togaL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

 L’attività dell’avvocato relativa all’assistenza legale in giudizio è sempre stata interpretata come un’obbligazioni di mezzi e non di risultato. In virtù di quanto appena detto, all’avvocato spettava la corresponsione della somma richiesta al cliente indipendentemente dal risultato ottenuto, attesa l’alea che connota ogni giudizio.

Ebbene, con l’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione del 07.02.2014 n. 2863 è stata rilevata un’inversione di tendenza rispetto quanto ritenuto in passato. E’ stato difatti stabilito che ai fini del calcolo dell’onorario del professionista si deve valutare non soltanto l’importanza della prestazione svolta ma anche i risultati e i vantaggi che il cliente ha ottenuto.

Nella determinazione degli onorari del professionista legale rientra dunque non soltanto l’importanza della prestazione professionale anche la valutazione dei risultati e dei vantaggi conseguiti dal cliente.

Questa decisione conferma quanto già espresso dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 4781 del 26.02.2013 con la quale si è pervenuti alla conclusione secondo la quale, nella liquidazione del compenso dell’avvocato, occorre analizzare i risultati ottenuti in sede di sentenza o di definizione in via transattiva della controversia.

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