CARO AVVOCATO: vendita di proprietà superficiaria

L’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

Avere la proprietà superficiaria di un immobile significa essere proprietari solamente delle mura, mentre il terreno ove lo stesso è costruito permane di proprietà di un altro soggetto.

Molto spesso, nell’ipotesi della c.d. “edilizia convenzionata“, il Comune concede ad un costruttore la facoltà di edificare su un proprio terreno.

In tutti questi casi, la proprieta’ superficiaria ha di solitamente un ermine di 99 anni, rinnovabile per altri 99. Decorso tale termine i fabbricati diventano di proprieta’ di chi e’ proprietario del suolo (nel caso di specie del Comune che ha concesso di edificare sul proprio fondo).

Gli immobili in edilizia convenzionata  di solito hanno dei limiti in quanto il Comune quasi sempre ha diritto di prelazione per l’acquisto in caso di vendita, per cui bisogna comunicare l’intenzione di vendere e le condizioni. Il Comune ha poi un termine per decidere se esercitare la prelazione o no.

Inoltre gli immobili acquistati non possono essere venduti ad al di sopra di un prezzo stabilito, il quale non rappresenta mai l’effettivo valore di mercato e non possono essere locati per canoni al di sopra di quanto stabilito dalla convenzione.

Chi acquista tali immobili deve possedere determinati requisiti (esempio: deve risiedere in quel Comune od in uno dei Comuni di quel comprensorio, non deve possedere egli stesso o qualche componente della sua famiglia un altro immobile costruito in edilizia convenzionata, agevolata o sovvenzionata dallo Stato, non deve avere un reddito superiore ad un tot). Tali requisiti sono i medesimi che sono necessari per accedere alle cosiddette case popolari.

Se l’immobile e’ in edilizia agevolata ed ha quindi un mutuo che l’acquirente intende contrarre per effettuare l’acquisto, l’acquirente medesimo deve procurarsi, presso la Regione, presentando la documentazione reddituale e le autocertificazioni a supporto degli altri requisiti, un attestato comprovante che ha i requisiti per poter contrarre il mutuo, atteso che una parte degli interessi viene direttamente corrisposta dallo Stato o da altro ente pubblico.

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