La Giornata Nazionale Parkinson cresce e diviene una campagna permanente

Da diversi anni LIMPE e DISMOV-SIN sono impegnate nella ricerca e insieme organizzano la Giornata dell’informazione sulla malattia di Parkinson. Dopo quattro edizioni che hanno catturato l’attenzione di pubblico e stampa, al via una campagna di sensibilizzazione medico scientifica che culminerà nella Giornata Nazionale Parkinson (GNP), il 30 novembre prossimo. Non più quindi una sola giornata dedicata alla malattia ma un percorso fatto di ricerca, iniziative, raccolta fondi e osservatorio nazionale. Un’occasione importante per accendere i riflettori a tempo pieno su una malattia le cui cause ed effetti presentano a tutt’oggi aspetti da approfondire.

Il Parkinson è una malattia molto diffusa e ha un alto impatto sulla persona, sulle famiglie e sulla società. Accanto alle difficoltà di movimento, la malattia pone sintomi non-motori altrettanto influenti sulla qualità di vita dei pazienti. I costi economici per le cure sono rilevanti, e quelli psicologici, uniti alle limitazioni funzionali nei vari ambiti della vita quotidiana, ne fanno una vera emergenza socio-sanitaria. Un giorno solo di riflettori non può bastare ed è per questo che la Giornata Parkinson si trasformerà in un flusso continuo di informazione”. “Occorre mantenere vivo il livello d’attenzione tutto l’anno” dichiara il comitato promotore Limpe e Dismov-SinSostenere una corretta informazione è per noi un dovere. Essere protagonisti attivi della divulgazione scientifica e promotori di una alleanza tra le parti coinvolte, medici, pazienti e famiglie, è per noi più che mai fondamentale”.

La GNP coinvolge da sempre i centri che vi aderiscono e da oggi rafforza ulteriormente il suo impegno. Saranno infatti più numerose le strutture locali coinvolte che metteranno a disposizione esperti neurologi per offrire approfondimenti sulla malattia.

Limpe e Dismov-Sin uniscono le loro forze nel comune obiettivo di sostenere una maggiore conoscenza della malattia, divulgando e promuovendo progetti di ricerca determinanti per la cura e lo sviluppo di trattamenti efficaci. Studi epidemiologici hanno stimato che circa il 30% degli anziani sopra i 65 anni cade almeno 1 volta l’anno e di questi il 6% riporta una frattura ossea. Tale situazione si accentua significativamente nella popolazione affetta da patologie neurologiche a carico del sistema nervoso centrale o da deficit cognitivi e demenze senili, dove l’incidenza annuale è stimata tra il 60 e l’80%. Per tali motivi, ampio rilievo sarà dato alla raccolta fondi a favore della ricerca sulla prevenzione delle cadute che si consolida quest’ anno e che si pone come obiettivo il sostegno ai pazienti nella fase avanzata della malattia con difficoltà di deambulazione, disturbi dell’equilibrio e un rischio più elevato di cadere. Identificare i fattori predittivi è determinante per intervenire preventivamente e capire come agire attraverso trattamenti specifici di riabilitazione, così da garantire ai pazienti una migliore qualità di vita. Prevenire la problematica garantirebbe un vantaggio immediato e collettivo perché in tal modo si abbatterebbero i costi che le cadute comportano sul SSN e sulla spesa pubblica. Anche per questa edizione verranno attivati canali per la raccolta fondi come l’sms solidale. Sarà possibile dare il proprio contributo alla ricerca anche attraverso il sito www.giornataparkinson.it/, la pagina Facebook e la app di YouGive, scaricabile da smartphone o tablet.

Il Parkinson colpisce solo in Italia circa 200 mila persone e una recente indagine Eurisko ha posto in evidenza quanto sia ancora poco diffusa la conoscenza della malattia e dei suoi sintomi. Il 78% dei cosiddetti “caregiver” afferma di non conoscerne i segnali e l’87% del campione intervistato dichiara di non aver preso in considerazione la patologia tra le prime ipotesi di diagnosi.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata Nazionale Parkinson del 30 novembre 2013 saranno diffusi i risultati e gli aggiornamenti relativi alla ricerca sulle cadute, un progetto di studio avviato ormai da diversi anni che ha fatto emergere dati significativi per lo sviluppo di trattamenti e terapie per la cura della patologia.

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