ORNELLA VANONI: l’amore con Gino Paoli e il suicidio di Tenco

da GettyImages

Un docu film in cui Ornella Vanoni racconta se stessa e il suo tempo – “Mentre le altre amiche passeggiavano in via Montenapoleone e si sposavano con un benestante, io mi sono iscrivevo al Piccolo di Milano per cantare Bertolt Brecht. Come i guerrieri usano la corazza io ho usato il corpo”.

Così Ornella Vanoni descrive se stessa in Ricetta di donna, il docu film che ne racconta la vota tra musica, spettacolo e amore. La pellicola che verrà proiettata l’11 marzo al Teatro Strehler di Milano, racconta la vita di questa celebre donna italiana che ha vissuto l’epoca d’oro della canzone nostrana e che decide questa volta di raccontarla attraverso i suoi occhi, quelli di chi ha lottato perché credeva nella musica e in una vita avventurosa.

Tra i passaggi più importanti di questa storia c’è sicuramente quello dell’amore con Gino Paoli, il cui incontro la Vanoni descrive così: “Quando l’ho visto ho subito chiesto chi fosse – racconta – e mi avevano risposto ‘quello li è frocio e scrive cose orrende’ e a lui avevano detto che io ero lesbica!”.

C’è poi però spazio anche per raccontare le storie più tristi, come quella di Tenco per il quale comunque Ornella non risparmia parole amare: “Tenco aveva un atteggiamento da perdente – rivela Ornella – e quando Paoli mi diceva che era simpaticissimo, io sinceramente mica mi facevo tutte ‘ste gran risate! Mi piaceva perché gran parte delle canzoni di Tenco erano meravigliose con uno sfondo jazz. Con Gino erano molto amici e lo ha anche aiutato economicamente. Un giorno avevo visto Luigi a Sanremo, parlava con gli occhi chiusi. Ad un certo punto li ha aperti ed erano come quelli del gufo. Non sapevo di cosa era fatto, poi l’ho scoperto dopo: tre Pronox e una bottiglia di cognac. Dopo averlo visto così sono andata a riferire ai signori della casa discografica Rca e Dalida, era mio dovere dirglielo. Sulla questione del suicidio non so come siano andate le cose, di certo l’ho trovato tragico e ridicolo allo stesso tempo. Pare che Luigi e Dalida avessero litigato ma il loro era un amore che era appena nato, non credo che i motivi fossero sentimentali. Certo era rimasto colpito dal fatto che gli avessero cambiato il testo di Ciao amore ciao“.

Ecco dunque il ritratto di Ornella Vanoni, caleidoscopico come lei e come molte donne.

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