CARO AVVOCATO: possibile il risarcimento del danno in caso di morte del proprio compagno in una relazione omosessuale

L’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

E’ stata recentemente equiparata la posizione del partner omosessuale a quella di un coniuge o di un convivente more uxorio nel caso di risarcimento del danno da perdita di un prossimo congiunto.

La Suprema Corte di Cassazione ha difatti statuito che “Ciascuna unione affettiva stabile e duratura crea una condizione di vita in cui l’individuo sceglie di crescere come persona e la sua interruzione provocata da un fatto-reato provoca una sofferenza pari a quella che si verificherebbe in una coppia formata da persona di sesso diverso”.

In questo caso la Corte Suprema ha affermato che “non si tratta dunque di riconoscere diritti simili o uguali a quelli derivanti da un matrimonio civile, ma di accordare tutela ad una situazione affettiva e di convivenza stabile, analoga alla situazione del convivente della donna che perde un figlio con lui convivente da tempo”.

E’ stato quindi stabilito al convivente more uxorio omosessuale il diritto al risarcimento del danno per la perdita del compagno avvenuta a seguito di un incidente stradale poiché il diritto al risarcimento del danno consegue non da uno status o da un particolare sesso, ma dalla sofferenza derivante dalla privazione della persona con cui si condivideva la vita e la comunanza di intenti e di progetti in una stabile relazione sentimentale e di coabitazione.

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