LA GIOCONDA: il paesaggio sullo sfondo è Montefeltro

Due studiose svelano il mistero del paesaggio che fa da sfondo alla Gioconda – Nei secoli gli studi sulla Gioconda, uno dei quadri più famosi della storia nato dal genio di Leonardo da Vinci, sono stati a dir poco numerosi: se n’è analizzata la magia dello sguardo, le proporzioni del corpo, i lineamenti del volto, ogni centimetro quadrato della tela è stato passato al setaccio senza però raggiungere sempre risposte convincenti. Ad oggi molti aspetti della misteriosa dama e del suo ritratto rimangono per noi avvolti nel mistero.

Un piccolo cono di luce sembra però recentemente comparso, pronto ad illuminare però non la signora il primo piano ma il lontano paesaggio che si scorge alle sue spalle. Una geomorfologa dell’Università di Urbino, Olivia Nesci, e la pittrice-fotografa Rosetta Borchia, hanno infatti realizzato un libro, Codice P(Electa Mondadori), che sarà presentato ufficialmente a dicembre. L’opera raccoglie in sé le ricerche svolte dalle due studiose sulla celebre tela: ne emerge come Leonardo utilizzò per il paesaggio una tecnica nota come “compressione”, volta a sintetizzare in un piccolo spazio l’intero scorcio di una città che però, al contrario di come si è pensato sino ad oggi, non è il Valdarno o un paesaggio alpino, magari anche idealizzato, ma Montefeltro. Sembra che il pittore abbia deciso di ritrarre l’antico ducato di Urbino come lo si può ammirare dalle alture della Valmarecchia, territorio che oggi abbraccia Marche, Emilia Romagna e in parte la Toscana.

Che sia solo il primo passo verso la scoperta di nuovi segreti della Monna Lisa? Se fosse così siamo davvero solo all’inizio.

 

Impostazioni privacy