NAUFRAGIO A LAMPEDUSA: 56 salvi, un morto e 79 dispersi

Sono 79 i dispersi nel mare al largo di Lampedusa dopo il naufragio del barcone carico di immigrati. Al momento uno è il cadavere ritrovato mentre sono cinquantasei i naufraghi salvati dalle onde.
Gli sventurati, tutti tunisini, erano partiti tre giorni fa dalla costa di Sfax.

A questo punto delle ricerche si teme una vera e propria strage in mare: a bordo del vecchio motopesca viaggiavano circa 130 persone, tra cui dieci donne e sei minori: cinque di loro sono ora senza genitori. Uno dei superstiti, date le precarie condizioni, è stato trasportato d’urgenza in elicottero per le necessarie cure. Tra gli altri, c’è anche una donna in avanzato stato di gravidanza, ma le sue condizioni non appaiono preoccupanti. Tutti i superstiti sono stati condotti a Lampedusa dove il centro d’accoglienza è operativo.

Il barcone è naufragato a circa 12 miglia al largo di Lampedusa, nei pressi dell’isolotto di Lampione, dove sono stati trovati alcuni naufraghi che lo avevano raggiunto a nuoto.

Finora non è stata trovata traccia del relitto: l’imbarcazione potrebbe essere affondata rapidamente (anche se in mare non c’è traccia del naufragio), oppure gli immigrati potrebbero essere stati abbandonati nei pressi dell’isolotto di Lampione dagli scafisti, che sono poi rientrati velocemente verso le coste tunisine. Ma in questo caso l’imbarcazione sarebbe stata subito intercettata dai mezzi navali ed aerei che hanno partecipato alle ricerche non appena ricevuto l’Sos.

La Procura di Agrigento aprirà un’inchiesta sul naufragio di Lampedusa. Lo dice il procuratore capo Renato Di Natale: ‘Ancora è troppo presto per conoscere i dettagli della vicenda – spiega – certamente apriremo un fascicolo processuale, anche se ancora non sappiamo se contro ignoti. Stiamo aspettando gli atti relativi al fascicolo e poi decideremo, intanto si tratta di atti relativi a un naufragio’.

Fonte: repubblica.it

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