FUKUSHIMA: peggio di Chernobyl

La situazione a Fukushima è fuori controllo

Sul “Fatto Quotidiano” leggiamo notizie spaventose che riguardano la reale situazione della centrale nucleare di Fukushima. Paolo Ruffatti, che ha diretto il programma atomico dell’Ansaldo, ha rilasciato un’intervista che lascia interdetti.

La frase che più colpisce è questa: “Sarà molto peggio di Chernobyl“. Le dichiarazioni della Tepco, la società che gestisce Fukushima, e quelle del Governo giapponese avevano lasciato intendere che la situazione si potesse arginare, non senza danni all’ambiente, ma che tutto fosse sotto controllo. Persino il rilascio di acqua “leggermente radioattiva” in mare.

L’uranio bucherà il terreno e finirà nelle falde e nell’ambiente. La situazione nella centrale nucleare di Fukushima è fuori controllo“, asserisce Ruffatti. Che le cose stiano precipitando è fuori discussione, secondo Ruffatti. La possibilità più imminente è la fusione del nocciolo. I tentativi di raffreddamento non stanno andando a buon fine e bastano 12 ore perchè il nocciolo fonda.

Ruffatti spiega che sul fondo della centrale c’è una piscina di soppressione, piena d’acqua. Ma se l’acqua non c’è più, la situazione è drammatica. “Se non c’è più, il nocciolo buca anche quello e poi la base in cemento quindi va a finire nel terreno, nelle falde e nell’ambiente. Peggio di quel che è successo a Chernobyl, dove c’è stato rilascio di radiazioni più che altro nell’aria, e peggio di Three Mile Island (reattore Usa, incidente del 1979, ndr), lì il nocciolo è rimasto nel contenitore secondario e lo stanno ancora raffreddando. Si rischia di dover sfollare qualche decina di milioni di giapponesi“.

Lo studioso continua: “Le radiazioni sono tali che nessuno ora può lavorare là senza sacrificare la vita. I tecnici che abbiamo visto in tv al lavoro nella centrale hanno ancora pochi giorni da vivere. Non esiste alcuna tecnologia per affrontare questo problema. E non è tutto Ci sono le scatolette con le pastiglie di uranio arricchito che sono finite chissà dove. È roba che uccide un uomo in un’ora“.

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